REDAZIONE LA SPEZIA

"Forza Italia decisiva nelle elezioni a sindaco"

Il coordinatore Bagnasco lancia l’assist alle forze del centro destra. E Articolo 1 risponde a Forcieri: "Le primarie non ci convincono"

Carlo Bagnasco, coordinatore regionale di Forza Italia, ne è convinto: i voti azzurri saranno decisivi nella partita per l’elezione del sindaco della Spezia e degli altri candidati del centrodestra. La linea politica è quella "concordata e supportata dai vertici nazionali" ed ha un obiettivo primario: il "riconoscimento politico adeguato del peso e del ruolo di Forza Italia", che è poi la "conditio sine qua non per ogni tipo di accordo". Insomma il messaggio è: ‘patti chiari amicizia lunga’. E questa è anche la risposta a quanti - come gli "ex" Luigi Grillo, Luigi Morgillo e Giobatta Cerutti - sostengono che la politica del commissario provinciale Nanni Grazzini, con il disimpegno dalla maggioranza di Peracchini, di fatto farà il gioco della sinistra. "A coloro che affermano che la nostra linea favorirebbe il ritorno della sinistra – osserva Bagnasco – rispondo che questa è una limpida ammissione del fatto che i voti di Forza Italia saranno decisivi per la vittoria dei candidati di centrodestra. E sarà così, come confermano sia i sondaggi sia il grande successo della nostra campagna di tesseramento. Puntiamo ad essere presenti con nostri rappresentanti in tutti i Comuni che quest’anno e il prossimo andranno al voto". Bagnasco fa sapere quindi di essere impegnato nella sua veste di coordinatore provinciale "a ricostruire la presenza del nostro movimento politico in aree in cui, per troppo tempo, Forza Italia è stata terra di conquista e ha visto progressivamente perdere il peso della sua rappresentanza. Oggi quel tempo è finito e con il nostro nuovo commissario provinciale Nanni Grazzini e il suo vice Giorgio Cozzani, con il commissario cittadino della Spezia Francesco Sergiampietri, con tutti i nostri dirigenti e militanti sta tornando una Forza Italia che vuole giocare la partita politica da protagonista, sempre pronta al dialogo ma mai succube di scelte che penalizzino il nostro partito".

Clima di grandi manovre anche sul versante della sinistra. Mentre il Pd si prepara al congresso di luglio per traghettare l’uscita dal commissariamento (in pole position per la segreteria c’è Iacopo Montefiori), il coordinamento provinciale di Articolo Uno, intervenendo sulle dichiarazioni di Lorenzo Forcieri a La Nazione, parla di una posizione condivisibile laddove si dichiara aperto al dialogo, sottolineando come "dall’intervista emerge una consapevolezza a non correre da solo come invece avvenne in occasione delle ultime elezioni comunali nel 2017". "Il giudizio sul sindaco Peracchini - aggiunge Articolo Uno - dev’essere ancora più negativo. Il fatto che anche i sui ex alleati considerino negativamente il suo operato (non ha fatto nulla) è l’espressione di un giudizio che si diffonde sempre più tra i cittadini". Per Articolo Uno, poi, le primarie "non sono un’esperienza positiva. Sono infatti divisive, tanto sul piano politico quanto nei rapporti personali. Non favoriscono le alleanze, come dimostra la vicenda di Torino dove ha prevalso un candidato che è contrario all’alleanza con il M5s.Le primarie, inoltre, favoriscono la logica ‘dell’uomo solo al comando’: si governa per 5 anni a prescindere dal confronto e dalla partecipazione dei cittadini. È esattamente questo che poi determina un modello oligarchico, il contrario di ciò che sostiene il senatore Lorenzo Forcieri". Le divergenze sono notevoli anche su altri temi, come "il suo sostegno ad una legge elettorale nazionale di tipo maggioritario". Di qui l’esortazione: "Parliamo di programmi e di criteri per scegliere il candidato sindaco dell’area progressista. Questo favorisce l’alleanza e il suo allargamento".

Franco Antola