Forza Italia e Noi Moderati all’Nh: "Tre spezzini per parlare alla Ue"

Un appuntamento organizzato dal coordinatore provinciale azzurro Cozzani per chiudere la campagna. Sul tavolo i grandi temi. Costa: "Indispensabile cedere un po’ di sovranità per meglio tutelare le identità".

Forza Italia e Noi Moderati all’Nh: "Tre spezzini per parlare alla Ue"

Forza Italia e Noi Moderati all’Nh: "Tre spezzini per parlare alla Ue"

Un appuntamento organizzato dal coordinatore provinciale di FI, Giorgio Cozzani, per presentare, nell’ultimo giorno utile di campagna elettorale, la squadra spezzina dei candidati alle prossime Europee che si presenteranno sotto le insegne di Forza Italia/Noi Moderati. Ieri mattina negli spazi messi a disposizione dall’Nh Hotel si sono ritrovati, spalla a spalla, per fare il punto sulle sfide politiche ed economiche che caratterizzeranno i lavori dei prossimi delegati italiani a Bruxelles: Luigi Grillo, decano degli azzurri per il nostro territorio – 34 anni di carriera politica alle spalle tra Comune, Regione, Parlamento e incarichi di Governo –, Andrea Costa, esponente di spicco di Noi moderati – già sindaco di Beverino, sottosegretario alla Salute del Governo Draghi, esperto nelle strategie di attuazione del Pnrr su proposta del ministro Schillaci –, e Dina Nobili, coordinatrice comunale di Forza Italia. Per loro l’occasione perfetta per incontrare il pubblico degli elettori e per fare il punto su alcuni nodi strategici del dibattito attuale: dalla sfida di una comune politica della difesa, all’urgenza di un profondo rinnovamento della sanità. "È stata una campagna bella, che ci ha offerto la possibilità di confrontarci e discutere con tanta gente – è il commento conclusivo di Costa –. L’obiettivo era quello di far comprendere ai cittadini l’importanza di questa tornata elettorale, perché l’Europa nei prossimi anni sarà chiamata a fare scelte decisive che avranno importanti ricadute sulla vita di tutti noi. Io appartengo alla classe politica per la quale ci vuole più Europa e non più Italia. Continuiamo a confondere sovranità e identità. L’Europa può essere migliorata, ma avere un’Europa più forte è la migliore garanzia per tutelare le diverse identità".