Frascatore con Orgoglio Liguria: "Lo sport come scuola di vita. Mi farò garante per il Felettino"

L’assessore in pista per il centrodestra: "Non disperdiamo i risultati degli ultimi nove anni". E per la Marina: "Chiusa la partita con il Campus, mi impegnerò per un nuovo Falcomatà".

Frascatore con Orgoglio Liguria: "Lo sport come scuola di vita. Mi farò garante per il Felettino"

L’assessore in pista per il centrodestra: "Non disperdiamo i risultati degli ultimi nove anni". E per la Marina: "Chiusa la partita con il Campus, mi impegnerò per un nuovo Falcomatà".

È tra gli assessori più in vista della giunta Peracchini, e ora si gioca le sue carte per il ’salto’ in Regione. Marco Frascatore è candidato nella lista ’Orgoglio Liguria’ a sostegno di Marco Bucci.

Perché ha scelto di candidarsi?

"Perché intendo mettere a disposizione le competenze acquisite come assessore della giunta Peracchini per esportare il modello Spezia che ha trasformato radicalmente il volto della città. Sono certo sarà utile per la nostra Regione, che deve continuare a svilupparsi e a valorizzare il territorio in tutte le sue differenze. La mia candidatura sostiene quindi la crescita della Liguria, che si troverebbe, altrimenti, nuovamente bloccata se lasciata affidata alle logiche partitiche che sostengono il candidato di centrosinistra".

Lei è considerato da molti come il delfino del sindaco Peracchini. In queste elezioni sente una responsabilità maggiore?

"Ogni candidatura comporta sempre un’assunzione di grandi responsabilità perché se eletti si dovrà difendere e tutelare il bene comune. Non mi reputo delfino, anche se è il mio stile di nuoto preferito".

Nelle scorse settimane c’è stata la polemica di nove sindaci sulla formazione delle liste civiche spezzine di centrodestra: sostenevano che Orgoglio Liguria fosse troppo ’Speziacentrica’, penalizzando l’altra lista. Che ne pensa?

"Non ci sono confini comunali in merito alle cose da fare, conta semmai mettersi a disposizione di tutti i liguri e degli spezzini. Entrambe le liste mettono in campo ottime competenze e credo che il tema sia considerarle nella loro interezza, non certo come contrapposte. I candidati scelti rappresentano l’intero territorio, non credo possa esserci alcuna penalizzazione".

Commercio, sport, bilancio, attività produttive sono le deleghe principali del suo mandato da assessore comunale. Qualora fosse eletto, in quali di questi settori crede di poter dare il maggior contributo?

"Nello sport è necessario investire ancora di più, quale pilastro per la costruzione di una società migliore sia per i suoi benefici sulla salute sia come vera scuola di vita. Ho sempre valorizzato il talento dei nostri giovani atleti e delle associazioni sportive ottenendo risultati evidenti: le grandi manifestazioni quali i Campionati italiani assoluti di atletica leggera, gli assoluti di scherma, lo ’Sport in piazza’, il Gran Galà dello sport e tanti altri. Abbiamo puntato sulla costruzione di nuove infrastrutture sportive: due palestre una piscina in corso di realizzazione, due nuovi campi da tennis, e la pista di atletica ora è un’eccellenza nazionale. Il commercio e le attività produttive rappresentano il cuore delle città, ho avviato un piano di marketing territoriale, ma c’è bisogno di più forza. Come assessore al bilancio sono riuscito a far rientrare dal disavanzo che ci portavamo dietro dal 2015. Mi farò inoltre garante per la realizzazione dell’ospedale Felettino. Avremo un solido piano per aumentare le abitazioni a disposizione dei più deboli. Chiusa la prima fase del polo universitario, mi preoccuperò della realizzazione del sito ospedaliero della Marina militare".

Dei nove anni della gestione Toti, c’è qualcosa che secondo lei va migliorato?

"Quando si amministra l’obiettivo è migliorare continuamente, giorno dopo giorno. In Liguria sono stati ottenuti grandi risultati ed è fondamentale non disperderli".

Sei assessori del Comune della Spezia su nove sono candidati alle regionali. Crede che queste elezioni possano essere anche una prova d’esame per la giunta Peracchini?

"Assolutamente no. I numeri e la riconferma delle elezioni di due anni fa sono un dato di fatto attuale indipendentemente dalle scelte di ognuno di candidarsi e i cittadini faranno la loro scelta".

Matteo Marcello