Fuori dalla classifica. Sarzana non è in corsa per la nomination

Tra le ipotetiche capitali della cultura figurano invece Spezia e Massa "Siamo felici che il capoluogo si sia ispirato a noi". Ma è già polemica.

Fuori dalla classifica. Sarzana non è in corsa per la nomination

Fuori dalla classifica. Sarzana non è in corsa per la nomination

Tra le venti città che hanno preso parte alla manifestazione d’interesse per concorrere al titolo di Capitale italiana della cultura figurano anche Spezia e Massa, ma l’assenza di Sarzana non è passata inosservata. A sollevare la questione basandosi sull’obiettivo reso noto nel giugno 2022 dalla prima amministrazione Ponzanelli – che puntava ad ottenere il titolo nel 2026 – e a quanto ribadito dalla stessa durante la campagna elettorale delle amministrative del 14 e 15 maggio 2023 che hanno sancito la riconferma del primo cittadino Cristina Ponzanelli, è il Partito democratico.

"La candidatura di Sarzana a capitale della cultura per il 2026 o il 2027 era stata annunciata più volte nell’arco degli ultimi due anni – incalza il segretario dem cittadino Marco Baruzzo -.Ricordiamo sondaggi e convegni che lanciavano la proposta con grande sicurezza e convinzione. Di questi propositi non è rimasta traccia alcuna e le promesse elettorali si sono rivelate per quello che erano: fumo negli occhi dei sarzanesi". E, in effetti, visionando sul sito del Ministero della Cultura la lista delle città ad aver inviato entro la scadenza fissata per lo scorso 3 luglio la candidatura per essere investite del prestigioso titolo – che alla vincitrice porterà 1 milione di euro – tra le altre figurano Aiello Calabro, Alberobello, Pompei, Pordenone, Savona e Taverna, oltre alle vicine Spezia e Massa, ma non Sarzana. "Viene da chiedersi se sia stato fatto tutto il possibile per onorare gli impegni assunti prima del voto – prosegue Baruzzo – ma in ogni caso questa non è una bella figura. Soprattutto perchè la città resta in attesa di risposte concrete a problemi reali e urgenti come la stagnazione del commercio e il rilancio del centro storico". Da noi contattata per sapere per quale motivo il Comune non abbia presentato domanda per essere investito del titolo nel 2027 e se resta la volontà di candidare la città a Capitale della cultura nei prossimi anni, il sindaco Cristina Ponzanelli risponde: "Non esistono scadenze né gare, ma soltanto opportunità da cogliere per promuovere al meglio la nostra storia millenaria e una crescita costante sul piano culturale che stiamo vivendo ormai ogni giorno. Siamo felici che il nostro comune capoluogo, per la candidatura a Capitale italiana della cultura, si sia ispirato a Sarzana".

Che Sarzana stia lavorando in sinergia con altri enti, tra cui anche la vicina Lunigiana, per valorizzare la componente culturale cittadina è ormai cosa nota. In questo senso si inserisce la volontà di legare sempre più Sarzana alle sue due Fortezze attraverso l’accordo con il Ministero, ma anche la costante crescita qualitativa delle proposte portate in scena dal Teatro degli Impavidi e il ricchissimo cartellone di eventi spalmati durante tutto l’anno. "Condividere ambizioni e crescere anche negli obiettivi porta effetti positivi a un intero territorio – prosegue il sindaco Ponzanelli -. Parliamo di un progetto ambizioso, che richiede tempo, non improvvisazione e su cui da tempo stiamo lavorando, come continueremo a fare nei prossimi mesi e anni in un percorso che abbiamo annunciato di cominciare a inizio legislatura. Sarzana può essere riferimento di un territorio che guarda anche oltre ai confini provinciali e regionali".

Elena Sacchelli