MATTEO MARCELLO
Cronaca

Chiavi bulgare per svuotare le case, in due bloccati dalla Squadra mobile

Sono ritenuti gli autori di almeno quattro colpi messi a segno a Fossitermi, Migliarina e Canaletto. La coppia fermata alla stazione mentre stava per lasciare la città in treno: nello zaino gioielli e denari

L'intervento della polizia (Foto di repertorio)

L'intervento della polizia (Foto di repertorio)

La Spezia, 20 marzo 2025 – Per giorni sono stati l’incubo delle abitazioni di Migliarina, Canaletto e Fossitermi, aperte con estrema facilità grazie a una ’chiave bulgara’, attrezzo utilizzato per riprodurre in tempi rapidi le chiavi originali delle porte e aprirsi così la ’strada’ verso il bottino senza la necessità di scassinare serrature. Sono stati beccati dalla Polizia proprio mentre erano in procinto di lasciare la città. Protagonista, una coppia di trasfertisti georgiani di 51 e 35 anni, entrambi con precedenti specifici, sottoposti a fermo e condotti a Villa Andreino in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria. A dare il via alle indagini della Squadra mobile guidata da Alessandro Pescara Di Diana, le denunce di furto presentata in rapida successione da diversi cittadini. La consultazione delle immagini video registrate dalle telecamere in corrispondenza delle abitazioni violate, ha permesso di risalire alla coppia, ripresa nitidamente più volte mentre si allontanava furtivamente dai luoghi di consumazione dei reati. È scattata così la caccia in città: proprio durante uno dei servizi ad hoc organizzati dalla Questura, gli agenti della Squadra mobile hanno individuato i due soggetti intenti a raggiungere la stazione ferroviaria. E proprio lì la coppia georgiana è stata fermata.

La perquisizione dei bagagli ha tolto ogni dubbio agli investigatori: all’interno di uno zaino venivano infatti rinvenuti due kit di chiave bulgara, diversi duplicati di chiavi realizzati artigianalmente, ma soprattutto – nascosti all’interno della biancheria sporca e avvolti in carta di giornale – diversi gioielli e denaro contante. Proprio gli accertamenti su alcuni monili ritrovati all’interno dello zaino hanno permesso di ricostruire quattro furti in appartamento consumati nei giorni scorsi. I proprietari delle case, convocati in questura, hanno infatti riconosciuto con certezza alcuni dei preziosi recuperati, e sono ancora in corso accertamenti per identificare i proprietari degli altri oggetti preziosi sequestrati. A questo scopo, la Squadra mobile ha lanciato un appello a recarsi in questura a chi abbia recentemente subito furti in abitazione, per una verifica sugli oggetti sequestrati. La posizione dei due – il 51enne deve anche rispondere del reato di reingresso illegale sul territorio nazionale, essendo stato già espulso – è ora al vaglio della Procura spezzina: l’indagine è condotta dal sostituto procuratore Maria Pia Simonetti. “Determinante ai fini della buona riuscita dell’operazione è stata anche la fattiva collaborazione dei cittadini” spiegano dalla Questura, invitando a segnalare sempre alle forze dell’ordine ogni situazione sospetta ed a contattare il 112.