REDAZIONE LA SPEZIA

Galleria Quintino Sella restituita alla città L’ex rifugio diventa un museo multimediale

Oggi alle 11.30 l’inaugurazione dopo l’intervento di restauro. Gli allestimenti e una voce narrante accompagnano il visitatore. in un viaggio nel passato della città e tra i suoi personaggi iconici.

Galleria Quintino Sella  restituita alla città  L’ex rifugio diventa  un museo multimediale

Galleria Quintino Sella restituita alla città L’ex rifugio diventa un museo multimediale

Una grande emozione. Per noi, perché i racconti dei nostri nonni li abbiamo ascoltati con grande attenzione. Ma soprattutto per chi ha qualche anno in più, perché magari, lì sotto, c’è stato in un momento non proprio felice della propria vita, un’ottantina di anni fa. Inaugura oggi alle 11.30 – ma noi ieri abbiano avuto il piacere di esserci in anteprima – l’ex ricovero ‘Quintino Sella-Manzoni-Sant’Agostino’, conosciuto come rifugio antiaereo Quintino Sella. L’opera di restauro si inserisce all’interno del progetto ‘La Spezia Forte’, attraverso il quale sono stati già precedentemente riqualificati il Parco delle Mura, il Parco della Rimembranza e la Batteria Valdilocchi.

La galleria sarà aperta al pubblico che, attraverso un percorso multimediale ideato e realizzato dall’azienda di allestimenti museali Acme04 in stretta collaborazione con il Comune della Spezia e la pro loco del Golfo, potrà conoscere la storia della nostra città dal Trecento al Novecento, attraverso la voce narrante di personaggi e le immagini di luoghi iconici del territorio. Un racconto avvincente sulla storia della Spezia, che passa da Simon Boccanegra al corsaro Gattilusio, da una monaca del perduto monastero delle Clarisse, da Domenico Chiodo all’affascinante Contessa di Castiglione, fino ad oggetti simbolo della città. Ricordi, testimonianze e memoria rievocano un passato del quale, spesso, non sono rimaste che poche tracce. La narrazione della storia della città si conclude con il ricordo dei fatti terribili della Seconda Guerra Mondiale. Il suono di una sirena antiaerea chiude il percorso e anticipa l’installazione dal titolo ‘Sotto le bombe – La Spezia 18 aprile 1943’. Qui è la galleria che diventa protagonista e si ripropone nel suo ruolo iniziale di rifugio antiaereo, l’esperienza si fa interamente immersiva, voci smarrite e un baluginare di luci anticipano il bombardamento più violento che la città abbia mai subito. "Riconsegniamo a cittadini e turisti un pezzo di storia della Spezia – afferma il sindaco Pierluigi Peracchini –. L’ex ricovero Quintino Sella è stato completamente recuperato al suo interno e lo rendiamo fruibile con un percorso multimediale che racconta il nostro passato e rievoca, con un’installazione molto suggestiva, il bombardamento del 18 aprile 1943. Da un lato è possibile conoscere e approfondire i fatti oggettivi che riguardano il nostro territorio, dall’altro teniamo viva la memoria di un episodio tragico della Seconda Guerra Mondiale, che ha segnato la nostra città. Da adesso questo sarà un luogo dove la storia e il ricordo si uniscono in una struttura che è un simbolo ed è stato un punto di riferimento e di salvezza per la cittadinanza. Vogliamo continuare a ridare vita ai nostri tesori nascosti e portare alla luce il patrimonio storico e culturale della storia della nostra città che è rimasto un’ombra per decenni".

Il rifugio Quintino Sella sarà aperto al pubblico gratuitamente dal 2 all’11 giugno dalle 11 alle 18 (ultimo ingresso) e chiuderà alle 19, con la visione della rievocazione del bombardamento del 18 aprile 1943. E poi? Il sindaco ha spiegato che si punterà alla gratuità dell’ingresso per gli spezzini, mentre ai turisti toccherà un piccolo contributo. Ricordiamo che la galleria, inizialmente, doveva servire per la realizzazione di un ascensore per raggiungere le soprastanti vie XX Settembre e XXVII Marzo. Nel 1942, interrotti i lavori di costruzione dell’ascensore l’amministrazione, appaltò alla ditta Sacas (Società anonima costruzioni applicazioni speciali) di Milano, sotto la direzione del commissariato ministeriale per la costruzione dei ricoveri antiaerei: nonostante i lavori non fossero terminati, il ricovero fu quotidianamente fruito dalla popolazione che ne fece largo uso durante le ormai sempre più frequenti incursioni aeree. La galleria, il cui ‘camerone’ misura 210 metri di lunghezza e 6 di larghezza, ed aveva 120 metri circa di cunicoli di accesso, era in grado di accogliere 6.500 persone, nel rispetto delle prescrizioni vigenti per i ricoveri su metro-cuboaria per persona. Il progetto di recupero, finanziato dalla Regione Liguria, nell’ambito del Fondo Strategico Regionale, è stato appaltato alla azienda Lacogeit nell’ottobre 2021: l’importo totale dell’intervento comprensivo di lavori, spese tecniche ed oneri ammonta a 900mila euro. "I lavori hanno consentito di eliminare le copiose percolazioni d’acqua che erano all’interno della struttura – spiegano dal Comune – grazie alla realizzazione di un sistema di centinature che raccolgono l’acqua e la convogliano nella preesistente canalizzazione centrale".

Marco Magi