ILARIA GALLIONE
Cronaca

Genitori divisi sulle novità: "Bene il latino dalle medie. Storia e geografia? Insieme"

Chi ha il figlio in quinta elementare sarà coinvolto in prima persona dalla riforma Valditara "Bisognerebbe incentivare la grammatica, in giro si leggono strafalcioni davvero incredibili".

Chi ha il figlio in quinta elementare sarà coinvolto in prima persona dalla riforma Valditara "Bisognerebbe incentivare la grammatica, in giro si leggono strafalcioni davvero incredibili".

Chi ha il figlio in quinta elementare sarà coinvolto in prima persona dalla riforma Valditara "Bisognerebbe incentivare la grammatica, in giro si leggono strafalcioni davvero incredibili".

Insegnamento del latino dalle medie, abolizione della ’geostoria’, Italia ed Europa al centro dell’insegnamento della storia, lettura della Bibbia, più spazio a musica e arte sin dalla primaria. Sono alcuni input della riforma della scuola proposta dal Ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara che, inevitabilmente, fanno discutere. In prima linea ci sono i genitori degli alunni di quinta elementare, che rientreranno in pieno nella nuova programmazione della riforma scolastica. "Credo che ci possano essere aspetti positivi – dichiara Lilit Poghosyan, mamma di un bambino di 5ª alla primaria Isa 5 – ma anche risvolti negativi. Sono favorevole alla reintroduzione del latino, alla distinzione tra storia e geografia, alla valorizzazione di materie come arte e musica: ma penso che gli insegnanti e i bambini non siano pronti a tutto questo. Alle elementari non sono più abituati a studiare a memoria le poesie e si troveranno in difficoltà, così come noi genitori". Sulla stessa lunghezza d’onda altre mamme di bambini di quinta. "Il latino potrebbe aiutare i ragazzi portati per le materie umanistiche – sottolinea Roberta Carta nel duplice ruolo di genitore ed insegnante – predisposti a iscriversi ai licei e avere delle basi sulle origini di italiano, francese e spagnolo. Stesso discorso per la Bibbia, perché ci insegna ad essere tutti uguali in una società senza più punti di riferimento". Storia e geografia? "Non si possono dividere perché la prima è legata all’ italiano, alla narrativa, mentre la seconda più alle scienze. La grammatica, invece, dovrebbe essere incentivata, perché i bambini leggono e scrivono sempre meno. Concordo nel riportare la scuola italiana a un livello pari a quello che abbiamo frequentato noi". Anche Francesca Lauria è d’accordo: "A mio avviso non si può scindere la storia dalla geografia. La Bibbia è intorno a noi in ogni angolo, mentre bisognerebbe soffermarsi di più sulla grammatica". Quest’ultimo è un parere condiviso anche da un’altra mamma Elena Dri, pur con qualche idea differente: "Un po’ di grammatica in più non guasterebbe, visti gli strafalcioni che si leggono sui social, l’uso delle ’h’ improprio per non parlare di congiuntivi e condizionale.. Ma latino e Bibbia proprio no. Difficile dire se gli insegnanti sono pronti a queste novità, di certo serviranno corsi d’aggiornamento". Rodica Chiriac, ha il figlio l’ultimo anno alla elementare ’Alighieri’. "Io ho studiato in Romania, ma mio figlio è nato in Italia. Non credo sia un problema imparare le poesie a memoria così come dare risalto alla storia. La questione è cercare di dare la migliore istruzione possibile".

Ilaria Gallione