Per ora solo rumors, che però hanno suscitato un polverone in ambito istituzionale, politico e sindacale. Lo sportello Inps negli uffici dell’ex tribunale sospenderà i suoi servizi di consulenza agli utenti "per motivazioni di natura tecnica, a decorrere da martedì 14 gennaio – cita l’annuncio – Il servizio continuerà ad essere assicurato in modalità telefonica o in presenza alla direzione provinciale spezzina di viale Mazzini 63, dove sarà possibile prenotare un appuntamento". Sullo sfondo però ci sarebbero (ma è solo un’ipotesi) problemi legati all’utilizzo degli spazi, di proprietà del Comune. Immediata la presa di posizione del sindaco Cristina Ponzanelli che apre la porta a una collaborazione con l’ente. "L’Inps deve restare a Sarzana. Ho già espresso e confermato la nostra posizione alla dirigenza Inps regionale e locale. Abbiamo messo a disposizione anche gratuitamente i locali dell’ex tribunale, recentemente restaurato dopo anni, con ampi spazi che stanno peraltro per liberarsi per il trasferimento degli uffici scolastici nella nuova scuola. Sui locali attuali, come ho confermato alla dirigenza, siamo anche pronti a nuovi investimenti. Se la richiesta è di trovare un nuovo locale idoneo, siamo pronti a trovarlo insieme. Se invece la volontà è quello di interrompere un servizio, confidiamo che cambi. L’Inps scelga uno spazio e confermi il punto territoriale a Sarzana, utile a tutta la val di Magra. Noi ci siamo". Di ben altro tenore la presa di posizione in ambito sindacale e politico.
"Questa notizia ci preoccupa fortemente – dice il segretario generale della Cgil di Spezia Luca Comiti – Chiediamo certezze sui tempi della riapertura e non ammettiamo ipotesi di chiusura definitiva. Sosteniamo il rafforzamento dei servizi sui territori, ma pare invece che si vada in senso opposto. Il punto Inps rappresenta un riferimento essenziale per tutta la Val di Magra e andrebbe potenziato, non certo chiuso. Chiediamo garanzie sulla riapertura". Sulla stessa lunghezza d’onda il commento della consigliera regionale del Pd Carola Baruzzo. "Sarzana e la Val di Magra non possono rinunciare al punto Inps. Si tratterebbe di un disservizio inaccettabile e una riduzione del diritto dei cittadini ad accedere ai servizi, soprattutto gli anziani, i più fragili e quelli con difficoltà ad accedere alla rete. Se così fosse daremo battaglia in tutte le sedi, perché quel presidio va mantenuto assolutamente".