Si sono ritrovati in grossa difficoltà economiche a causa del mancato introito di una commessa economica piuttosto consistente nel campo della nautica da diporto e per cercare di tamponare la perdita avrebbero secondo l’accusa, escogitato un sistema di fatture false emesse per alleggerire la pressione fiscale. Un giro di affari per quasi settecento mila euro messa in piedi con la consulenza di un commercialista. La ditta Alvarez con sede legale a Luni, poi fallita, ha dovuto però rispondere dell’emissione delle fatture false e diversi componenti della ditta oltre al commercialista che li ha seguiti nelle operazioni sono stati condannati in primo grado in Tribunale a Spezia dal collegio giudicante composto dal presidente Marta Perazzo e dai giudici a latere Luisa Carta e Selene Ruberto che ha riconosciuto il reato di bancarotta. L’operazione era stata eseguita dai militari del nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza della Spezia. Le pene comminate, inferiori rispetto alla richiesta formulata dal pubblico ministero Claudia Merlino, vanno dai 4 anni al commercialista Gianluigi Moratti e ai fratelli Giueppe e Francesco Alvarez , 3 anni e 5 mesi a Marco Alvarez e Tiziana Alvarez mentre un altro elemento coinvolto nell’affare è stato assolto al termine del dibattimento per effetto della prescrizione. E’ stato disposto il sequestro e confisca del patrimonio riconducibile agli indagati pari al valore di circa 700 mila euro tra i quali figura anche una autovettura di notevole lusso. I legali degli imprenditori Enrico Di Martino, Giovanna Daniele, Andrea Guastini, Giuseppe Faggioni tutti del foro spezzino hanno preannunciato di ricorrere in appello.
m.m.