C’è chi all’indomani dell’accordo integrativo firmato da Atc, dall’ati Trotta-Riccitelli e dai sindacati, non ha esitato a presentare le proprie dimissioni. Altri, invece, aspetteranno fino a domani prima di decidere se dimettersi o rimanere nell’attuale azienda. Una situazione delicata, quella in cui si trovano i circa cinquanta autisti della Seal, società che fino a po chi mesi fa gestiva in subappalto il 30% del tpl, e che oggi – e almeno fino al 15 novembre – vivrà alla giornata, garantendo i servizi in attesa che l’ati vincitrice della gara d’appalto subentri appieno nella gestione. Gli scenari sono molteplici, la certezza per ora è una sola: in assenza dell’acquisto da parte di Trotta e Riccitelli dei mezzi oggi in mano a Seal – 42 bus, come previsto dal capitolato della gara d’appalto – Atc Esercizio provvederà alla rescissione del contratto firmato il 12 settembre, data da cui di fatto l’unico soggetto titolato ad effettuare i servizi di tpl risulta essere l’ati vincitrice. Questo all’atto pratico non è accaduto, vuoi per la mancanza di mezzi (alla quale l’ati ha sopperito attraverso l’invio alla Spezia di una quarantina di mezzi, già autorizzati dalla Provincia a essere utilizzati per il tpl; ndr), vuoi per l’assenza di autisti, in quanto quelli della Seal, in assenza di rassicurazioni, in queste settimane non hanno proceduto col passaggio di società. Il contratto integrativo firmato lunedì ha portato schiarite ma anche interrogativi: entro domani i lavoratori dovranno scegliere se passare a Trotta-Riccitelli – avendo garantite le posizioni maturate dal punto di vista normativo e salariale – oppure rimanere in Seal. Solo i lavoratori che passeranno all’ati entro domani potranno beneficiare delle garanzie dell’accordo sindacale del 1° ottobre; dopo l’8 novembre, non è certo che gli autisti che scelgono di fare il passaggio avranno le solite garanzie. Un accordo spinto dalla Cgil e dalla Uil, non dalla Cisl. Una visione diversa – pur nell’ambito dell’unica prerogativa possibile, quella della tutela del lavoratore – che ha portato a una spaccatura. Non è un caso, infatti, che quasi tutti gli autisti legati alle sigle sindacali firmatarie dell’accordo – poco più di una ventina – abbiano già firmato le dimissioni, mentre molti di quelli assistiti dalla Cisl aspetteranno l’ultimo giorno utile, domani. La posizione della Cgil è chiara: il passaggio all’ati garantisce gli autisti anche nel caso in cui a Trotta e Riccitelli venisse revocato l’appalto, in quanto la clausola sociale garantirà la l’assunzione presso l’azienda che risulterà vincitrice della gara d’appalto; tale circostanza non sarebbe garantita agli autisti che rimangono in Seal. Probabile ci sia chi proverà a ’giocare’ sui tempi garantiti dai decreti ministeriali sulla revoca delle dimissioni volontarie: sette giorni, gli stessi che separano la scadenza di domani a quella decisiva del 15.
Matteo Marcello