La prima azione sarà un presidio di protesta, il prossimo 27 dicembre alle 15.30 sotto il palazzo della Provincia, in occasione della convocazione dell’assemblea dei sindaci e del consiglio provinciale chiamati a ratificare gli aumenti. La Val di Vara ’va alla guerra’ contro il possibile aumento delle tariffe idriche, 9,95% per ciascuno dei prossimi sei anni: merito del Comitato per la tutela dei diritti in Val di Vara che, dopo le riunioni che nell’ultimo mese hanno coinvolto cittadini e amministratori locali della vallata, ha deciso di scendere in campo.
Tutto è iniziato nel settembre del 2023, quando la comunità di Varese Ligure si era mobilitata per denunciare i disservizi nella sanità locale. "Oggi, di fronte agli aumenti delle tariffe idriche, la stessa determinazione ci porta a fondare questo comitato. Non è solo una risposta all’emergenza attuale, ma l’inizio di un percorso più ampio: un comitato permanente che parta dalla battaglia contro l’aumento delle tariffe dell’acqua ma che, più in generale, diventi uno strumento attivo per promuovere e salvaguardare l’accesso ai servizi essenziali sul nostro territorio: sanità, istruzione, trasporti e infrastrutture sono diritti fondamentali che devono essere garantiti a tutti, senza distinzioni o discriminazioni territoriali".
Sull’aumento delle tariffe idriche, il comitato ha lanciato alcune proposte, come "stornare i metri cubi non venduti dal calcolo della tariffa, utilizzare il Fondo strategico regionale nel settore idrico", ma anche una "revisione realistica del Piano degli investimenti, concentrandosi su interventi prioritari", con l’utilizzo degli utili di esercizio "per finanziare gli investimenti". Tra le proposte anche quella di valutare la possibilità della creazione di un sub-Ato per la Val di Vara "per una gestione autonoma e vicina alle esigenze del territorio".
Matteo Marcello