
Due operatori impegnati nella raccolta porta a porta dei rifiuti. Il contenzioso tra Comune e Provincia sul tema della spazzatura durava da oltre sei anni (. foto di repertorio
Il Comune di Lerici perde la ’battaglia sui rifiuti’ che da anni lo vede contrapposto alla Provincia e Iren. Una battaglia lunga sei anni, da quando cioè l’amministrazione comunale aveva messo in discussione l’affidamento in house della gestione del ciclo integrato dei rifiuti sul proprio territorio comunale, operato dalla Provincia. Nei giorni scorsi, l’ultimo atto è arrivato dai giudici del Consiglio di Stato, che hanno dichiarato inammissibile il ricorso per revocazione della sentenza con cui lo stesso Consiglio nel novembre del 2023 aveva respinto l’appello proposto dallo stesso Comune contro la sentenza con cui il Tar ligure aveva rigettato il ricorso dello stesso ente locale contro la delibera del Consiglio provinciale per l’approvazione dell’aggiornamento del piano provinciale d’area per la gestione integrata dei rifiuti urbani, indicando Acam Ambiente quale gestore del servizio in house fino al 31 dicembre 2028 anche sul Comune di Lerici. Circostanza, quest’ultima che l’amministrazione comunale – desiderosa di appaltare in proprio il servizio di raccolta dei rifiuti – non ha mai digerito: come si ricorderà, nell’ambito dell’acquisizione delle società di Acam da parte di Iren, il Comune fu tra gli enti che decisero di vendere immediatamente la propria partecipazione in Acam, uscendo definitivamente dal capitale della multiutility e avviando le pratiche per affidare in proprio la gestione del servizio, nella convinzione che fosse ormai venuta meno la gestione in house sul territorio comunale. Una visione che ha scatenato una vera propria guerra incrociata a colpi di carte bollate tra Comune, Provincia e Iren.
"Tutta la procedura di gara diretta alla individuazione dell’operatore economico con il quale la società Acam avrebbe dovuto aggregarsi si è conclusa quando il Comune era ancora socio di Acam. Il fatto che, successivamente all’operazione, il Comune abbia venduto le proprie azioni e non abbia acquisito le azioni Iren non è elemento idoneo a far venir meno i presupposti per la prosecuzione del servizio" avevano scritto i giudici nel 2023. Nei giorni scorsi, la sentenza con cui il Consiglio ha rigettato il ricorso: "Tutte le doglianze proposte dal Comune sono inammissibili in quanto non sono configurabili alla stregua di errore di fatto, ma eventualmente quale errore di giudizio o di valutazione".
Matteo Marcello