
Highsnob (Michele Matera) e Hu (Federica Ferracuti) al Festival di Sanremo
Il rispetto per Luigi Tenco, la polemica con Junior Cally, le riflessioni di un brano che piace. Con ‘Abbi cura di te’ lo spezzino Highsnob e la marchigiana Hu, hanno già affrontato tre serate al Festival di Sanremo. Dopo le prime due esibizioni nel secondo e terzo giorno, è arrivato ieri sera l’appuntamento dedicato alle cover. ‘Mi sono innamorato di te’ di Tenco è la canzone scelta che hanno proposto con Mr Rain. "Quella che sentivamo più vicina come punto di unione tra noi" dichiara Hu, mentre Highsnob, considerata l’importanza del valore del brano e che il cantautore scomparso ha per la cultura italiana, ha deciso di fare a meno dell’effettistica sulla voce, peculiare nel rap. Comunque Highsnob, all’anagrafe Michele Matera, è molto concentrato sul suo percorso da esordiente, che sta affrontando con una cantante che ha notato a Sanremo Giovani di due anni fa. Per questo non è interessato a parlare della questione con Junior Cally, che sosteneva di aver scritto parte del testo di ‘Abbi cura di te’, liquidandolo con un "ha sollevato un po’ di attenzione, che poi era il suo scopo". Senza contare che Mike, dopo l’esperienza sanremese, farà uscire il suo album ("entro un paio di mesi") e ha già un paio di date fissate, a maggio, fra Milano e Roma. La canzone parla di una relazione d’amore, abbastanza ‘tossica’, ma che vuole lanciare un messaggio positivo. "’Abbi cura di te’ – spiegano Highsnob e Hu – è un brano intriso di autentica verità, che ci induce a riflettere sui sentimenti che ruotano intorno alla fine di una relazione. Il testo nella sua genuina semplicità esalta la condizione dolorosa dell’abbandono, situazione costellata da ferite spesso incolmabili.
Nonostante la sofferenza per la chiusura di una storia sia innata, nel brano rivolgiamo alla persona che stiamo per lasciare l’augurio che il suo viaggio possa continuare nel migliore dei modi, invitandola ad avere cura di sé – raccontano Highsnob e Hu (Federica Ferracuti) – È un brano che parla non tanto della fine di una storia in sé, ma della consapevolezza che ne deriva, con l’augurio di bene universale". Per questo hanno concluso le prime esibizioni con uno stupendo abbraccio, che assume ancora più significato in questo periodo d’emergenza covid. Il pezzo ha la preziosa collaborazione di Andrea Moroni (Andry the Hitmaker), Francesco Alessandro Musucmeci (Aaron Loud) e di Fabio De Marco, per garantire una sonorità più contemporanea. Sound diversi fusi, fra neoclassica, archi, una combinazione ‘unexpected’. "Adrenalina pura – concludono i due artisti – e anche paura. Nella musica ci siamo ritrovati". E vedremo come andrà a finire.
Marco Magi