Prende quota, con le prime acquisizioni documentali, l’inchiesta della Procura spezzina relativa ai casi di rotavirus sulle spiagge della Venere Azzurra e di San Terenzo. Pochi giorni fa, i finanzieri della Sezione operativa navale della Spezia, su mandato del pubblico ministero titolare dell’inchiesta Elisa Loris, hanno bussato alle porte dell’Ato idrico Est, ente cui compete l’organizzazione del settore idrico nello Spezzino, situato negli uffici del palazzo della Provincia. Una ’visita’ durata qualche ora, nella quale le Fiamme gialle hanno raccolto documenti e atti con l’obiettivo di fare luce su eventuali responsabilità di quanto accaduto. L’inchiesta della procura è ancora contro ignoti, e non si escludono che nei prossimi altre acquisizioni di documenti e testimonianze finalizzate a fare luce sulla vicenda. La sezione operativa navale della Guardia di Finanza spezzina è peraltro la stessa che negli scorsi anni ha realizzato le indagini sul campo relative all’inchiesta sugli sversamenti avvenuti proprio a Lerici, portata avanti sempre dal pm Elisa Loris con l’accusa di inquinamento ambientale e sfociata nelle scorse settimana con l’emissione di cinque avvisi di garanzia.
Nel frattempo, ieri mattina sono stati svolti nuovi campionamenti nei due canali che sfociano sulle spiagge della Venere Azzurra e di San Terenzo. Il personale del Dipartimento di prevenzione di Asl5 ha effettuato alcuni prelievi, con i campioni raccolti che seguiranno la stessa strada di quelli precedenti: saranno infatti inviati ai laboratori romani dell’Istituto superiore di Sanità. E proprio dall’Iss si attende a giorni la seconda relazione, quella relativa ai campionamenti effettuati all’inizio della scorsa settimana scorsa. Verifiche finalizzate a monitorare la presenza del rotavirus nei sedimenti dei canali, il Lizzarella e il Portiolo a San Terenzo, e quello che sfocia sulla spiaggia della Venere Azzurra. I primi due campionamenti, realizzati il 2 e il 6 settembre scorsi, avevano accertato una "significativa contaminazione da rotavirus", ma la speranza di molti è che la situazione a distanza di oltre venti giorni dal provvedimento di chiusura delle due spiagge, possa essere migliorata. Se lo augura in primis il sindaco di Lerici, Leonardo Paoletti, che nei giorni scorsi aveva manifestato il desiderio di poter riaprire – pur con le dovute cautele e prescrizioni imposte dalla situazione – le due spiagge della Venere Azzurra e di San Terenzo.
Matteo Marcello