I padroni della festa. Tanti turisti e stranieri hanno seguito curiosi lo spettacolo sul molo

Un pomeriggio indimenticabile per i visitatori attratti dal clima da stadio . Un evento da non perdere, neppure per Iacopo Gentile, in barca con il dito rotto.

La grande festa si è aperta con un inatteso diluvio spazza calura, auspicato con trepidazione da giorni, ma apparentemente arrivato nel momento meno adatto della giornata. Quello che ha anticipato di pochissimi minuti l’entrata in acqua dei beniamini, incitati a gran voce da migliaia di spettatori. Ma è stato davvero un attimo bagnato dalla pioggia che non è riuscito per nulla a intimidire, raffreddare gli entusiasmi e spegnere il fuoco del tifo. Iniziato ben prima del campo di gara con le prime "scintille" che si sono accese in via Veneto tra blocchi stradali improvvisati e qualche parola colorita scandita nei confronti dei rivali. Niente di grave e tutto nella norma del Palio. Come spesso accade le cose non sono mai come si immaginano da fuori e visto da vicino il Palio del Golfo è un mondo di passione che si consuma in fretta dopo mesi e settimane di attesa che diventano adrenalina pura e trans agonistica al colpo di pistola che apre la contesa. E così oltre agli atleti scendono in campo anche le scatenate borgate guidate dai rispettivi capipopolo "armati" di megafono per fare arrivare anche all’ultimo dei tifosi il ritmo da tenere, sventolando bandiere, indossando le magliette di ordinanza.

Tra tanto genuino calore, per qualcuno rigenerato dal tuffo in mare per accogliere l’imbarcazione vincitrice. La città non ha mancato all’appuntamento radunando volti noti nell’ambiente, fedelissimi e da sempre sostenitori ma anche tanti turisti e diversi stranieri che hanno voluto godersi da vicino e con un pizzico di curiosità questa manifestazione che da ben 99 anni tiene banco e si rinnova per portare avanti una tradizione soltanto apparentemente sportiva ma che si declina in un solidissimo legame tra l’uomo e il suo amato mare. Un momento da non mancare: come ha fatto Iacopo Gentile quarto remo del Tellaro junior che nonostante un dito steccato non ha voluto mancare all’appuntamento.

E come in ogni festa che si rispetti non deve mancare mai nulla. Sia all’esterno della passeggiata Morin ravvivata con tante bancarelle, palloncini e panini ma anche all’interno dell’arena di gara. E infatti si è materializzata anche la protesta, seppur molto silenziosa e educata quasi a non voler disturbare il più atteso momento della tradizione spezzina. Silenziosa ma puntuale nel ricordare, distribuendo i volantini, in sette punti la battaglia che i comitati della Rete Ambiente e Altro Turismo stanno mettendo in campo: dal rigassificatore di Gnl di Panigaglia alle navi da crociera, waterfront, Palmaria, Basi Blu, campo in ferro, porto commerciale. Insomma il Palio è una festa,fa parte della storia ma anche un momento per riflettere sul futuro dell’ ambiente da tutelare.

Massimo Merluzzi