I velox infiammano l’aula: "La gente merita risposte"

Amministrazione sotto pressione per gli affondi della coppia Vesco-Magliani "Gli automobilisti multati potrebbero fare una class action per riavere i soldi".

I velox infiammano l’aula: "La gente merita risposte"

Enrico Vesco

Questione velox fuori norma e sequestrati al primo punto all’ordine del giorno in consiglio Comunale ad Arcola, in dubbio ci sono i trentamila euro di maggior entrata messi a bilancio e derivanti dalle sanzioni al codice della strada, ma che potrebbero diventare molti meno, dopo il rilevamento della non omologazione dei due dispositivi, quello sull’Aurelia al Ponte di Arcola e quello sulla statale di Romito. In pratica chi non ha ancora pagato le sanzioni ricevute potrebbe non farlo, e anche chi le ha già pagate, potrebbe decidere di percorrere una via legale, più difficoltosa, ma possibile. Il Comune di Arcola è parte lesa, ha ribadito la sindaca Monica Paganini, anticipando quali saranno le azioni future del Comune: unirsi alle altre amministrazioni danneggiate dai dispositivi fuori norma per un’azione legale congiunta. "Sono parte lesa anche i cittadini" hanno aggiunto i consiglieri Enrico Vesco e Paolo Magliani: "Molti automobilisti multati potrebbero richiedere il risarcimento delle sanzioni ricevute o non pagare quelle inoltrate recentemente a fronte della non conformità degli strumenti". "Situazioni che nulla hanno a che fare – ha precisato Paganini – con le procedure di affidamento del servizio o con i rapporti che il Comune ha intrattenuto con il fornitore scelto mediante procedure di gara ordinamentali. Siamo in elaborazione di una nostra posizione in merito, richiederemo al tribunale la possibilità di operare uno smontaggio del manufatto che deve essere tenuto in custodia e in una condizione di salvaguardia". Pronta la replica del consigliere indipendente Enrico Vesco: "Quegli autovelox erano illegittimi, tutto quello che hanno prodotto è illegittimo. Una situazione gravissima di cui voglio avere un quadro dettagliato perché quell’azienda qualche problema lo ha già manifestato, le preoccupazioni dei cittadini sono elevate. La sua risposta – ha detto il consigliere rivolgendosi al sindaco – è stata insufficiente a fronte della mole delle persone preoccupate ma molto agguerrite sui questo argomento che sicuramente si muoveranno".

Cristina Guala