Mettere un freno all’inciviltà giovanile e alla criminalità e far sì che il 2024 sia l’anno del "cuore del rispetto". Concetti alla base dell’intervento di fine anno con con cui il Prefetto Maria Luisa Inversini traccia un bilancio del 2023 guardando al futuro. Primo punto, la gestione degli sbarchi dei migranti che ha visto impegnati Caritas, 118, Croce Rossa, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Autorità Portuale, Asl, forze dell’ordine "che ringrazio, così come tutti gli spezzini che hanno donato vestiti, giocattoli e generi di prima necessità per l’accoglienza. Tutta la città ha dimostrato che Spezia c’è, ha un cuore pulsante in grado di farsi carico dei bisogni di tutti. E’ da qui che bisogna partire per iniziare il nuovo anno nel migliore dei modi, dalla consapevolezza che siamo una comunità in grado di dare risposte concrete a tutti, anche a persone sole, senza lavoro, malate, anziane". Si parla anche di grandi opere. "Il 2024 sarà l’anno in cui molte di queste da tempo allo studio partiranno, cambiando il volto della provincia. L’impegno che come Prefetto prendo è dedicare la massima attenzione a che siano assicurate le più elevate condizioni di sicurezza ad ogni lavoratore, perché non è accettabile morire sul luogo di lavoro nel 2024. E’ mia intenzione potenziare l’attività del Gruppo interforze perché opere del Pnrr, Felettino e Water Front costituiscano un momento di rilancio e non aprano le porte a infiltrazioni di organizzazioni di stampo mafioso". Si parla anche di sicurezza partendo dai dati: nel 2023 sono avvenuti 358 furti in abitazione, 16 scippi, 384 borseggi, 49 furti d’auto e 53 di motocicli "numeri irrisori, soprattutto se ai 220mila abitanti della provincia sommiamo i circa 5 milioni di turisti.
Ma le statistiche sulla criminalità non danno conto di fatti di malcostume, direi “diversamente criminali”, che caratterizzano la movida nei fine settimana a Spezia e Sarzana. Queste manifestazioni di inciviltà, soprattutto fra i più giovani, nascono spesso senza un reale motivo, se non l’alcool. Le istituzioni della Spezia hanno firmato un “Patto Educativo” che deve produrre iniziative perché questo disagio giovanile, che spesso di traduce in malamovida, non può essere affrontato solo con strumenti di polizia. Chiamo tutte le istituzioni che hanno sottoscritto il Patto, a un impegno perché è in gioco il futuro delle nuove generazioni. Insieme a cuore, la parola che deve caratterizzare il 2024 è ‘rispetto’, non solo del sacrosanto diritto al riposo, ma rispetto l’uno dell’altro".