REDAZIONE LA SPEZIA

Il Comitato assistenza malati frena gli aiuti

Stop ad alcuni consulti gratuiti per la mancanza di donazioni e l’impossibilità di continuare come prima le attività di autofinanziamento

In tempi di incubo da contagio-Covid negli ambulatori dell’ospedale "pulito" la perdita del servizio è di quelle che pesano nella comunità spezzina e anche al di là di essa. L’annuncio è tranchant: "Nella sede del Comitato Assistenza Malati Ing. Alfredo Perioli, a partire da gennaio, fino a fine febbraio, saranno sospese tutte le consulenze mediche nell’ambulatorio di via Parma 12, tranne quelle dei medici che prestano la loro opera gratuitamente" afferma la presidente Maria Paola Perioli, figlia del compianto cofondatore del Cam, con una puntualizzazione: "Uniche eccezioni rimarranno la mappatura dei nei per la prevenzione del melanoma e le consulenze oncologiche col professor Spielmann". Un bel problema, coglibile con rifefimento ai numeri.

Basti pensare che nel 2020, malgrado le restrizioni, il Comitato è riuscito ad erogare 843 consulti per 683 assistiti. "Più di 300 persone non hanno dovuto recarsi a Milano per farsi visitare, 32 hanno avuto consulenza alla Spezia invece di dover recarsi fino a Parigi evitando così il disagio psicologico e fisico del viaggio e le notevoli spese conseguenti; la psicooncologa, dottoressa Isabella Sturlese, ha continuato a fare consulti psicologici ai pazienti oncologici ed ai loro familiari anche durante il lockdown" spiega Maria Paola.

Perché il quasi blocco delle attività?

"Per la mancanza di donazioni e per la sospensione delle attività che permettono l’autofinanziamento. Non godiamo di sovvenzioni pubblici. Dobbiamo reggerci sulle gambe delle nostre attività solidali. Il Comitato ha una ‘Bottega’ dove è possibile trovare, a offerta minima, abiti, elementi di arredo, usati o nuovi (offerti da commercianti) e adiacente la Libreria di volumi usati acquistabili anche questi con una minima offerta. Nella normalità potevamo organizzare feste in piazza, cene, apericena, tornei di burraco, e partecipare mensilmente (con Libreria e Bottega) al Cercantico, ai mercatini delle onlus".

Alla base delle complicazioni anche la mancanza di generosità da parte di chi, sottoposto a visita, potrebbe effettuare una donazione, forse perché dà per scontato che i medici prestino tutti opera gratuita. Ad alcuni specialisti il Cam , infatti, paga compensi forfettari. Il ’risparmio’ di chi usufruisce delle loro consulenze, rispetto ai paramenti delle visite private, va dagli 80 ai 1000 euro, in relazione alla specialità

Che fare?

"Abbiamo bisogno del sostegno di tutti per continuare l’opera ormai quarantennale"

Il Comitato assistenza malati è stato fondato nel 1981 dall’Ingegner Alfredo Perioli. Nel 1978 lui si rese conto, per esperienza personale, che solo chi avesse avuto i mezzi e le conoscenze poteva, all’epoca, affrontare la malattia di un congiunto in caso di cure in centri esteri. Decise quindi di costituire un’ associazione no-profit per aiutare le persone malate e i loro cari dal punto di vista informativo e economico. Aprì anche un ufficio all’interno dell’ospedale Goustave Roussy di Parigi, dove lavoravano i signori Pagnanini, che avevano il compito di accompagnare i malati e fare da traduttori. Il Cam organizzava il resto: viaggio e l’albergo.

"l malato ha sempre ragione, ha tutti i diritti e nessun dovere, qualunque richiesta ci pervenga da un malato deve essere accolta questo il credo dell’Ingegner Perioli.

"Da allora - ricorda Maria Paola - sono stati circa 27.000 i malati assistiti dal Comitato, grazie anche all’opera degli instancabili volontari, ora una trentina. Nel corso degli anni il Cam ha promosso congressi scientifici; ha contribuito alla creazione di alcuni reparti del Sant Andrea, come Senologia, Radioterapia, e ha donato alla ASL 5 Liguria diverse apparecchiature. Fino a dicembre in via Parma i consulti gratuiti con cadenza mensile, di professionisti-luminari in varie specialità: Neurochirurgia, Reumatologia, Cardiochirurgia, Chirurgia Generale,Oncologia, Mappatura dei nei, Prevenzione della tiroide. Ora stop, in attesa di tempi migliori, che, al netto della ripresa delle attività di autofinanziamento, sono quelli delle donazioni auspicate.

Corrado Ricci