CHIARA TENCA
Cronaca

Il fantasy versione Cantelli

L’autore lericino ha pubblicato il suo ultimo libro. "E ora un romanzo storico"

L’autore lericino ha pubblicato il suo ultimo libro. "E ora un romanzo storico"

L’autore lericino ha pubblicato il suo ultimo libro. "E ora un romanzo storico"

Un villaggio che prospera in un tempo antico, una tempesta, un manipolo di guerrieri che accompagna Gufo Bianco, il vecchio sciamano, sul cimitero in cima alla collina: è il varco di un’antica cripta in cui sembra esser rinchiuso il mistero degli eventi che stanno stravolgendo la vita dei paesani. Dalla voragine escono madre e figlia stravolte da una violenza cieca, evento che precede un incantesimo collettivo che ammanta tutti i membri della tribù: tocca ai guerrieri, con un giovane e ardimentoso in prima fila, rischiare la vita per trovare la soluzione che significa salvezza.

Una trama avvincente quella dell’ultimo libro firmato da Christian Cantelli Podestà (nella foto), scrittore lericino che ha dato alle stampe la sua opera autopubblicata ’Falco d’argento e la cripta maledetta’.

Cantelli, la sua produzione continua con un nuovo capitolo fantasy.

"Sì, ho pubblicato oltre dieci romanzi, più libri due fotografici (ha a lungo lavorato come fotografo, ndr.). Questo è nato da un sogno e per il protagonista mi sono ispirato ai fumetti anni Cinquanta dei tarzanidi, che guardavano a Tarzan, come suggerito dal nome, e avevano creato un vero e proprio genere, ben rappresentato successivamente dal celebre Zagor. I personaggi sono diversi: c’è Lince nera, ambigua e affascinante, c’è lo sciamano, in cui mi immedesimo e per il quale ho pensato ai Nagual, poi c’è Sparviero, che rappresenta il punto di vista del lettore, pieno di qualità, ma anche di paura quando scopre la sorte nefasta della madre".

La dimensione fantastica si mescola ad una black.

"Sì, volevo scrivere un horror, ma lontano dal classico genere poliziesco. L’indagine qui va nell’avventura, è un romanzo visivo che si avvicina alla filosofia del libro-gioco, in cui ogni decisione determina una svolta. Inoltre, mi sono ispirato anche ad alcuni fanta-documentari che parlavano di un’antica glaciazione, nel corso della quale gli uomini si rifugiarono sottoterra".

Come ha sviluppato la trama?

"Non ho sognato una conclusione. Ho, quindi, adottato il meccanismo di serialità che ho imparato nel corso di sceneggiatura di Feltrinelli e scuola Holden che ho seguito. Sono arrivato a un finale aperto, che apre ad una nuova storia".

Quale sarà la sua prossima fatica?

"Questo libro precede un romanzo storico dedicato a Ludovico Gabriotto Cantelli, un antenato della mia famiglia, soldato di ventura che visse nel Rinascimento. È un’opera a cui tengo veramente tanto e che sto curando in ogni dettaglio. Non vedo l’ora di vederla pubblicata".

Chiara Tenca