
Il simbolo di ricchezza e nobiltà ha vissuto varie presenze, anche dei...fantasmi. L’impegno di Comune e Pro Loco per garantirne la fruizione ai tanti turisti.
Il simbolo del paese è il Castrum scelto dal vescovo dopo la decadenza di Luni. Fu poi conquistato da Sarzana e da Genova nel XIII secolo. Ma ha avuto occupazioni anche di Castruccio Castracani, dei Visconti, Sforza e Genova. Per tanti anni è stato poi utilizzato come sede del Comune di Ameglia. Una location decisamente suggestiva ma scomoda per chi quotidianamente doveva recarsi in municipio per sbrigare qualsiasi pratica. E così dopo il trasferimento della sede municipale nella prima metà degli anni Duemila nell’ex scuola elementare il Castello ha cambiato veste dedicandosi all’aspetto culturale, storico e emozionale del territorio. La gestione della roccaforte è affidata alla Pro Loco presieduta da Gianni Zolesi. Dopo vari interventi di ristrutturazione si è arrivati alla riapertura sia della Torre che della corte esterna a giiiiugno del 2022. "In estate la corte è sempre aperta ai visitatori e alla iniziative organizzate in collaborazione con il Comune – spiega Nilda Brunetti vice presidente della Pro Loco – mentre in inverno soltanto il sabato e la domenica. Noi volontari ci occupiamo dell’accoglienza dei tanti visitatori e insieme alle altre associazioni dell’organizzazione di eventi". La storia e il lavoro sono sempre il filo conduttore come dimostra la mostra fotografica “O travagio“ curata all’interno del castello, e con gigantografie posizionate in paese, dai fotografi Simone Baldoni e Alice Lombardi. Sono in mostra tutti i ricordi del passato in bianco e nero: pescatori, ricamatori di reti da pesca, gelatai, barbieri, commercianti e tutto quello che ha rappresentato il lavoro del luogo e lo scrigno dei sentimenti. La storia è anche tra gli elementi di vanto di Ameglia. Come riconosciuto da Marzia Ratti storica dell’arte, ex direttrice dei musei civici della Spezia e dal 2021 assessore comunale. Marzia è un libro aperto di date, elementi, ricordi, aneddoti anche poco noti.
"Tra le bellezze di Ameglia avrebbe potuto esserci anche Tellaro – ricorda – che fino al 1939 faceva parte del nostro territorio. Siamo stati importanti nel corso dei secoli perchè questa è una terra ricca e contesa. Questo aspetto di costante difesa ci ha comunque forgiato il carattere. In fondo esistiamo dall’età del ferro e i simboli di storia sono presenti ovunque, basta guardarsi intorno. Abbiamo avuto a che fare con varie popolazioni e al tempo stesso siamo stati gente di mare che pur non essendo direttamente collegati all’acqua. Nel centro storico sono rimaste poche famiglie ma in estate si rianima anche di tanti stranieri. Vivere qui non è semplice perchè la struttura delle stradine comporta sacrifici ma è un modo di vivere lento e tranquillo. La cura del borgo oltre agli interventi predisposti dal Comune è anche dovuta all’attenzione riposta proprio dagli stessi residenti".
Massimo Merluzzi