FRANCO ANTOLA
Cronaca

Il Festival della mente riparte... dai sogni

La pandemia non ferma la manifestazione pronta a sbarcare a Sarzana dal 4 al 6 settembre. La ‘lectio’ affidata a Mantovani.

di Franco Antola

Il sogno. Il Festival della mente quest’anno, a Sarzana, avrebbe potuto rimanere tale: un progetto vagheggiato e niente più, infranto dalla tragedia della pandemia e dalle rigide misure necessarie per l’allestimento di un evento fatto di presenze fisiche e di grandi numeri. Non è andata così: come La Nazione aveva anticipato nei giorni scorsi, il Festival è riuscito a vincere la sua sfida e, sia pure, con un format rivisitato, andrà in scena dal 4 al 6 settembre. L’annuncio ufficiale è arrivato ieri dagli organizzatori – Fondazione Carispezia e Comune di Sarzana – che hanno svelato anche il tema guida di questa XVII edizione – il sogno, appunto – concetto che sarà declinato nel corso degli incontri con i relatori in chiave umanistica, scientifica e artistica, nello spirito del carattere multidisciplinare della manifestazione.

Il format è stato necessariamente rivisitato: saranno 20 incontri in presenza di pubblico, contemporaneamente trasmessi in live streaming, per allargare la comunità del Festival oltre i confini della città; 4 di questi incontri saranno per così dire ibridi, con un relatore a Sarzana che dialogherà a distanza con un ospite in collegamento video. Il programma comprende anche 6 contributi video di ospiti internazionali, realizzati per il festival e visibili solo online, sul sito e sui canali Facebook e YouTube nei tre giorni della manifestazione.

Perché il sogno? Lo spiega Benedetta Marietti, direttrice del Festival: "’Ho in me tutti i sogni del mondo’. È stato il verso di una poesia di Fernando Pessoa intitolata Tabaccheria a ispirare il filo conduttore. In questi ultimi mesi la parola "sogno" ha acquisito un nuovo significato e oggi, dopo quello che è successo, simboleggia il desiderio di costruire un mondo nuovo, diverso, più umano e sostenibile, che possa e debba ripartire dalla cultura. Attraverso le voci sapienti e appassionate dei suoi relatori, il festival può contribuire a dare una risposta ai nostri bisogni più profondi e a trasmetterci speranza". Ad aprire la kermesse, venerdì 4 settembre alle 17,15 in piazza Matteotti, dopo gli interventi della sindaca Cristina Ponzanelli, del governatore Toti e di Benedetta Marietti sarà l’immunologo Alberto Mantovani, il ricercatore italiano più citato nella letteratura scientifica internazionale, con la lectio magistralis su ‘Immunità, dal cancro a Covid-19: sogni e sfide’. Un tema-chiave, in un tempo in cui sta diventando realtà il sogno dei padri della medicina: utilizzare le armi del sistema immunitario nella lotta contro il cancro.

Poi il capitolo letteratura. Amore, amicizia, perdono e tradimento, desideri proibiti e sogni ad occhi aperti. Lo scrittore Eshkol Nevo, abile tessitore di storie, in collegamento da Israele, ne parlerà con lo psicologo e giornalista Massimo Cirri. Sul palco del Festival anche l’artista e fotografa Pax Paloscia che ha illustrato l’ultimo libro di Nevo Vocabolario dei desideri diventato un film con la regia di Moretti, di prossima uscita. Lo scrittore Paolo Di Stefano racconterà invece l’emigrazione italiana del dopoguerra mentre, da Sarzana Alessandro Zaccuri si confronterà, in videocollegamento, con l’iraniano Kader Abdolah, uno dei più importanti scrittori del suo paese, perseguitato dal regime dello scià e poi da quello di Khomeini. Matteo Caccia, che scrive storie per la tv, esplorerà il tema del sogno delle vie d’Europa con lo scrittore e conduttore radiofonico Mathijs Deen, in collegamento video dall’Olanda. Eppoi i sogni nella storia, con il sempre attesissimo appuntamento con Alessandro Barbero, protagonista di lunga data della manifestazione, che quest’anno terrà una lezione dedicata a ‘Il sogno nella letteratura medioevale’. Due gli incontri – uno sulle Termopili e uno su Salamina – con lo scrittore e studioso del pensiero antico Matteo Nucci. Ancora, il neuroscienziato Piergiorgio Strata analizzerà il sogno dal punto di vista dell’attività cerebrale mentre ‘L’evoluzione imprevedibile’ è il titolo del faccia a faccia tra il filosofo della scienza Telmo Pievani, a Sarzana, e il filosofo teoretico Carlo Sini. E poi c’è l’arte con Anna Ottani Cavina (‘Sogni dipinti’), seconda relatrice dopo Mantovani, che ripercorrerà l’età romantica mentre la video artista svizzera Ursula Biemann investigherà il cambiamento climatico e la politica ecologica. Altri nomi, l’antropologa Arianna Cecconi, lo psicoanalista e sociologo Luigi Zoja, Massimiliano Valerii, direttore del Censis, la psicologa e psicoterapeuta Anna Oliverio Ferraris, l’anatomopatologa e antropologa Cristina Cattaneo e la giornalista Alessandra Tedesco.