Il ’Fuori di casa’ a László

La cerimonia di premiazione del celebre filosofo ungherese domani a Bologna

Il ’Fuori di casa’ a László

Il ’Fuori di casa’ a László

Ungherese, da tempo residente in Italia, Ervin László è un filosofo della scienza, teorico dei sistemi, teorico integrale (e originariamente anche pianista da concerto). Per due volte è stato candidato al premio Nobel per la pace (2004 e 2005). Ha pubblicato più di 100 libri, tradotti in 24 lingue, e oltre 400 articoli. Sostenitore della teoria della coscienza quantistica, ha un dottorato di ricerca alla Sorbona e ha ricevuto quattro dottorati ad honorem. A lui, domani alle 15.30 a Bologna, nella sala ‘Guido Fanti’ della Regione Emilia Romagna, verrà assegnato il ‘Premio Montale Fuori di Casa’ per la Sezione In Limine.

"La sezione prende ispirazione dall’omonima poesia di Eugenio Montale, che apre la raccolta Ossi di Seppia – dichiara la presidente del ‘Premio Montale Fuori di Casa’ Adriana Beverini – alludendo a un vento che porterà la salvezza, spingendoci oltre la ‘soglia’ di una vita chiusa in un cerchio immutabile, fra una rete di confine difficilmente valicabile. Anche per noi, oggi, in questo momento storico sta forse per arrivare un nuovo vento che, spezzando la ‘rete’ dell’asfittico riduzionismo che per troppo tempo ha dominato, ci proietterà in una nuova età in cui il pensiero creativo della cultura scientifica e quello della cultura umanistica si potranno unire. In questo momento storico di velocissimi e rivoluzionari cambiamenti in campo tecnologico e scientifico è importante ribadire la centralità dell’essere umano a cui spetta di guidare il cambiamento e non esserne dominato". E questa nuova età Erwin László, l’ha annunciata prima di molti altri fisici e scienziati, creando una perfetta sintesi tra discipline scientifiche e umanistiche. Il suo pensiero infatti segue le tendenze della fisica moderna e unisce concetti fisici, biologici, psicologici e spirituali della realtà ma ha delle implicazioni rivoluzionarie. Egli afferma l’esistenza di un assoluto campo energetico virtuale, che renderebbe l’universo più simile a un organismo vivente che a una roccia muta; un tutto che evolvendosi produce le condizioni per l’emergere della vita e della coscienza, un organismo con il quale bisogna imparare a vivere in sintonia. Con il coordinamento di Alice Lorgna, dopo i saluti di Emma Petitti, interverranno Leonardo Draghetti e Adriana Beverini. Con il premiato dialogano il professor Carlo Ventura, a cui il Premio è stato assegnato nel 2022, e la professoressa Daniela Lucangeli.

Marco Magi