REDAZIONE LA SPEZIA

Il giudice lo manda in carcere e lui sviene

Alla sbarra un ventunenne che era stato arrestato nella notte dalla polizia per il furto di una bici e la tentata estorsione al proprietario

Quando il giudice gli ha detto che sarebbe andato in carcere, è svenuto. E per farlo riprendere, ci è voluto l’intervento della Pubblica assistenza della Spezia, con i militi che lo hanno caricato sulla barella e trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Andrea. Mattinata movimentata, ieri, in tribunale nel processo per direttissima ad Attili Reda, 21enne di origini marocchine ma residente alla Spezia, che era stato arrestato nella notte dalla squadra volante della polizia per furto aggravato e tentata estorsione. Verso le ore 4,30 la centrale operativa della questura riceveva la segnalazione di un cinquantenne che era stato contattato al citofono della sua abitazione in via Pagliari da uno sconosciuto con accento straniero che pretendeva del denaro in cambio della restituzione di una bicicletta. L’uomo non ha aperto la porta, ma ha visto la persona che gli ha fatto la richiesta. La volante di pattuglia in quella zona, arrivava sul posto e fermava un giovane che in sella a una bicicletta stava uscendo proprio da via Pagliari imboccando la strada per Pitelli. Attili Reda di 21 anni con numerosi precedenti per furto, ricettazione e tentata estorsione, veniva trovato su una mountain bike di colore bianco e blu, corrispondente alla descrizione fornita agli agenti di polizia, che era stata rubata poco prima da sotto l’abitazione del cinquantenne in via Pagliari. Gli agenti della squadra volante hanno accompagnato negli uffici Attili Reda e una vota accertato che si trattava effettivamente della stessa bicicletta rubata pochi istanti prima, lo arrestavano per furto aggravato e tentata estorsione, mentre la bicicletta, del valore di 100 euro, veniva restituita al legittimo proprietario.

Ieri mattina Attili Reda è stato condotto in tribunale per la direttissima, difeso dall’avvocato di fiducia Davide Bonanni, sostituito nell’occasione dal collega Massimiliano Del Fiandra. Il giudice Gianfranco Petralia ha convalidato l’arresto e visti i predeneti del giovane, ha disposto la custodia nella casa circondariale di via Fontevivo. Anche perché il 21enne, oltretutto, era sottoposto all’obbligo di dimora. E’ stato in quel momento che il nordafricano è stato colto da malore e ha perso i sensi.

Massimo Benedetti