Il libro di cucina della maestra. Ricette per un mondo migliore. Scattina sforna l’inclusione

Un progetto nato, in seno all’istituto Salvo D’Acquisto, dalla sinergia tra docenti e famiglie. I proventi della vendita del volume, intitolato ’Cibi... Amo’, saranno devoluti alla scuola.

Il libro di cucina della maestra. Ricette per un mondo migliore. Scattina  sforna l’inclusione

Il libro di cucina della maestra. Ricette per un mondo migliore. Scattina sforna l’inclusione

Un libro frutto di un progetto didattico finalizzato all’accoglienza e all’inclusione, sviluppato dalla maestra Daniela Scattina e condiviso per tre anni con alcune colleghe, coinvolgendo alunni, insegnanti e genitori di alcune classi dei plessi della primaria di Follo, Piana Battolla e Calice al Cornoviglio, dell’Istituto comprensivo ‘Salvo D’Acquisto’ di Follo (i proventi della vendita saranno devoluti a quelle scuole, per l’acquisto di beni didattici scelti dalle insegnanti). È il ricettario ‘Cibi... Amo. Ricette dal mondo per un Mondo Migliore’, presentato ieri a Fivizzano per poi spiccare il volo in un tour in Val di Vara che inizia oggi al mulino ritrovato di Travo a Carro, perché come il libro, è il risultato finale di un sogno diventato realtà.

Intervengono, dalle 17.30, il sindaco Ezio Firenze, poi Antonella Sivori, Alessandra Del Monte, Maurizio Canessa, Silvano Zaccone, Augusto Vallese e Giò Batta Framarin. Gli alunni sono stati invitati dalle insegnanti (Raffaella Paita, Federica Lorieri, Antonella Onofrio, Daniela Centorrino, Maura Battolla, Marisa Bertonati, Mirta Leonessi, Stefania Romito, Elena Ferrari, Emilia Alecce e Michela Nuzzo) a farsi raccontare dai genitori alcune abitudini di vita del loro paese d’origine. Alla narrazione ha fatto seguito la rielaborazione scritta dell’esperienza gastronomica, riportando gli ingredienti e il procedimento di preparazione. I genitori sono stati invitati a cucinare quella pietanza, così il bambino ha potuto seguire le varie fasi e una volta pronto ha gustato il piatto e lo ha raffigurato. Un grande lavoro di sinergia. Tutto ciò ha il merito di conoscere e condividere le tradizioni di famiglie provenienti da Marocco, Egitto, Tunisia, Albania, Repubblica popolare cinese, Romania, Brasile e Argentina. Sono stati coinvolti nel progetto anche i bambini di nazionalità italiana, con la stessa modalità. "Come insegnante – dice Scattina – ho cercato di evidenziare che la pazienza, l’amore per la famiglia, il piacere della condivisione, sono gli ingredienti immateriali che le donne aggiungono nella preparazione del pasto quotidiano per la loro famiglia. Per esserci e stare nella relazione educativa con i bambini e per i bambini, occorre condividere cultura, diversità, divertimento, piacere. E il cibo è tutto questo, qualcosa al quale dedicarsi insieme con passione".

Marco Magi