CRISTINA GUALA
Cronaca

"Il nostro “no“ alle votazioni fu per protesta"

"La nostra non fu mancanza di partecipazione ma una protesta". Una delegazione di cittadini del quartiere di Corea, in vista...

"La nostra non fu mancanza di partecipazione ma una protesta". Una delegazione di cittadini del quartiere di Corea, in vista...

"La nostra non fu mancanza di partecipazione ma una protesta". Una delegazione di cittadini del quartiere di Corea, in vista...

"La nostra non fu mancanza di partecipazione ma una protesta". Una delegazione di cittadini del quartiere di Corea, in vista del rinnovo dei consigli di quartiere sul territorio vezzanese spiega perchè nessuno si presentò alle elezioni rionali. "Per anni abbiamo avanzato richieste che non sono state accolte dall’amministrazione comunale" (nella foto il sindaco Bertoni). Precisano anche che il Comitato aveva avuto dissapori anche in occasione dell’alluvione del 2011. Nell’anno della pandemia, le elezioni furono indette prima del lockdown e la protesta si concretizzò con l’assenza di elettori e candidati. Successivamente l’amministrazione tornò sulla questione solo ad agosto, dopo il crollo di un albero secolare sul gazebo del centro sociale Corea che era stato realizzato grazie a finanziamenti raccolti dal comitato di quartiere attraverso feste, eventi e sponsor. "L’amministrazione comunale richiese nuovamente la disponibilità di candidarsi alle elezioni. La risposta fu chiara: il tema sarebbe stato affrontato una volta che il centro sociale e il gazebo fossero stati sistemati. Il gazebo è stato ripristinato solo quattro anni dopo. Un’altra richiesta riguardava il controllo della cucina e dell’impianto elettrico per verificarne la conformità alle normative". Situazione sistemata dopo diverso tempo e quando ormai il comitato era ben lontano da un’ipotetica formazione. Altro tema, il campo da tennis, lasciato a morire nonostante le richieste dei cittadini e di volontari esterni. Sottolineano inoltre che il centro sociale Corea è stato per anni mantenuto quasi interamente dall’operato del comitato di quartiere, che ha saputo autosostenersi anche in termini di fatica e impegno, attraverso eventi, sponsorizzazioni e la gestione della sala in affitto.

Cristina Guala