Un porto autonomo, a cui dare al più presto una nuova guida. Diktat e auspici si alternano nello scandire l’attesa verso la nomina del nuovo presidente dell’Autorità di sistema portuale del mar Ligure orientale. La proposta del presidente regionale Marco Bucci di riunire sotto un’unica Authorithy i porti liguri continua a non piacere nello Spezzino, e questa volta è Cna a rimarcarlo. "Riteniamo sia fondamentale sostenere l’autonomia del porto spezzino rispetto a quello genovese – spiega il presidente Davide Mazzola –. Sono in atto progettualità importanti, di grande trasformazione. Ciò si realizza sostenendo l’autonomia delle diverse autorità di sistema portuali in un’ottica di sfida per consolidare e creare sviluppo. Inoltre, le due direttrici delle movimentazioni dei traffici sono diverse e, quindi, si relazionano con esigenze e progettazioni alternative che necessitano differenti soluzioni e risorse". Mazzola ricorda "l’importanza strategica di restare in un’area vasta, che supera i confini regionali, ma tiene conto delle caratteristiche storiche, socioeconomiche e, soprattutto, infrastrutturali del territorio ligure apuano. Grazie alla vicinanza dei due scali, La Spezia e Marina di Carrara, è stato possibile diversificarne i traffici, riorganizzandoli a seconda delle caratteristiche proprie dell’uno o dell’altro". Anche la Cisl spezzina, con il leader Antonio Carro e il segretario Fit Francesco Tartarini, sottolinea l’importanza dell’autonomia dello scalo spezzino, invitando a "procedere celermente alla nomina del presidente per continuare a dare attuazione alle opere e agli investimenti pubblici e privati già deliberati e previsti. Il nostro Porto ha saputo, in piena autonomia, contestualizzarsi nello scacchiere dei traffici nazionali e mondiali, anticipando modelli organizzativi e produttivi, che ne fanno il secondo porto core d’Italia".
Cronaca"Il nostro scalo resti autonomo"