LA SPEZIA
Un brutto pasticcio. È bastato un comunicato dai toni allarmanti per mandare in cortocircuito l’intero impianto burocratico e politico che ruota attorno al nuovo molo delle crociere. Un’opera faraonica appesa ai lavori di livellamento dei fondali del bacino su cui insisterà il nuovo molo, tuttora al vaglio degli uffici regionali. Un ritardo non previsto, su cui gli uffici – della Regione, così come quelli dell’Autorità di sistema portuale – stanno cercando di mettere una pezza; di certo, l’impossibilità di procedere alla posa dei cassoni e l’assenza di tempi certi su un procedimento non subitaneo come il livellamento dei fondali, pone interrogativi anche sull’andamento dei lavori in corso all’ex molo Enel.
Nessuno degli interlocutori interpellati ieri da La Nazione ha saputo dare risposte sui tempi di presentazione dell’istanza da parte dell’Authority agli uffici regionali. Chi invece non ha avuto remore a esternare le proprie preoccupazioni per un lavoro attorno al quale gira un indotto astronomico, sono le associazioni di categoria. In primis Confindustria: l’associazione degli industriali si dice certa che "grazie all’attività di coordinamento dell’Autorità di Sistema Portuale, le fasi costruttive delle opere verranno realizzate con modalità e tempi tali da garantire rapidamente la piena operatività del porto nel suo complesso e del Terminal Crociere in particolare. A nessuno può sfuggire l’importanza economica e sociale acquisita in questi anni dalle crociere per la città e per l’intero comprensorio. Auspichiamo che i procedimenti amministrativi in corso di adozione si possano definire nei tempi concordati e si possa passare velocemente alla cantierizzazione delle opere". Più caustica Confcommercio, che con il delegato alla portualità Francesco Bellacosa evidenzia che "il porto rischia di trovarsi in una situazione critica. I necessari interventi di livellamento del fondale non sono mai cominciati, con conseguenze potenzialmente devastanti per il futuro del traffico crocieristico". Un intervento tecnico relativamente semplice, dice Confcommercio, "stimato in circa 20 giorni di lavoro, ma bloccato a causa del mancato arrivo delle autorizzazioni necessarie".
Auspica che "le istituzioni intraprendano tutte le attività utili a garantire la continuità operativa del terminal spezzino" invece Confartigianato, il cui direttore Giuseppe Menchelli ha avuto un colloquio con il commissario dell’ente di via del Molo, Federica Montaresi. "C’è la necessità di lavorare tutti assieme per far sì che le compagnie continuino a scegliere il porto della Spezia. Auspichiamo che la pratica presentata in Regione per le consuete manutenzioni di livellamento del canale di accesso, possa procedere speditamente, come confermato dall’assessore regionale Giacomo Giampedrone (nell’intervista rilasciata al nostro quotidiano; ndr), senza pregiudicare in alcun modo lo spazio di manovra per le navi da crociera". E in allarme ci sono anche gili agenti marittimi spezzini, che con il presidente Andrea Fontana sottolineano che "la città e il Porto non possono permettersi di perdere una risorsa così cruciale per l’economia locale e il turismo. Eventuali ritardi o problematiche nei lavori potrebbero comportare conseguenze negative sull’intera città e sul comparto portuale. È auspicabile che vengano individuate al più presto soluzioni efficaci ed efficienti".
Matteo Marcello