Il ponte dei sospiri e delle accuse. Il disagio cresce e la politica litiga

Nuovo scambio di accuse sull’opera che sta tenendo in ansia i residenti della zona di via Falcinello

Il ponte dei sospiri e delle accuse. Il disagio cresce e la politica litiga

Il guado del torrente Calcandola viene utilizzato come passaggio dai pedoni dopo la chiusura del ponte su via Falcinello

"I consiglieri del Pd e della sinistra sarzanese devono smetterla di prendere in giro i cittadini. Sono loro che non hanno voluto discutere la loro mozione sul ponte di via Falcinello nel primo consiglio comunale utile". Così i capigruppo delle forze che compongono la maggioranza – Clelia Devoto, Stefano Cecati, Luca Spilamberti e Roberto Italiani replicano alle polemiche relative ai disagi che i lavori di demolizione e ricostruzione del ponte sul Calcandola stanno causando alla cittadinanza, portate avanti dall’opposizione. Andiamo con ordine. Che il ponte di via Falcinello sarebbe stato chiuso al transito veicolare e pedonale era nell’aria da tempo, da più di un anno, e l’ultima comunicazione relativa all’effettiva chiusura risale al 6 settembre. Il ponte è stato poi chiuso il 10 settembre e tre giorni dopo, il 13 settembre, è stata convocata la capigruppo che avrebbe deciso l’ordine del giorno del consiglio comunale fissato per ieri. "Alla capigruppo del 17 settembre – spiegano i capigruppo di maggioranza -,il Pd ha scelto addirittura di non partecipare, mentre della minoranza era presente soltanto la sinistra con Matteo Tiberi per il gruppo Sarzana Protagonista. E nella sede che avrebbe deciso l’ordine del consiglio comunale il tema del ponte non è stato neppure sussurrato". Il 17 settembre, alle 17.05, è stato convocato il consiglio fissato per il 26 settembre, ma a detta della maggioranza la mozione urgente sottoscritta dalla minoranza – che nell’atto riporta la data del 16 settembre - sarebbe stata depositata soltanto due ore dopo, alle 19.13. Se avessero voluto discutere il tema in consiglio sarebbe bastato farlo presente – proseguono i gruppi di maggioranza – la realtà è che i consiglieri di minoranza non volevano farlo. Non hanno mai voluto discutere del ponte, ma hanno soltanto cercato di creare in modo artificioso problemi per non volerlo fare, cavalcando il disagio dei cittadinii". E i capigruppo di centrodestra concludono: "Chi per decenni ha lasciato un ponte insicuro oggi chiede a gran voce una passerella provvisoria che sanno benissimo essere irrealizzabile".

Elena Sacchelli