di Marco Magi
"Per l’opera, come per l’insegnamento donatoci con l’esempio alla resilienza anche per mezzo della poesia, il Premio LericiPea ‘alla Carriera’ va alla donna, oltre al poeta, per testimoniare convinta ammirazione a una delle voci più intense della poesia contemporanea". Quella persona, onorata in quel segmento di motivazione per l’assegnazione del prestigioso riconoscimento, è Ol’ga Aleksandrovna Sedakova che ieri mattina, in diretta da Mosca, ha partecipato alla cerimonia con fulcro la sala multimediale dei Cantieri Sanlorenzo alla Spezia. "L’Italia è un Paese che amo fin dall’infanzia – afferma Sedakova, affiancata da Daniela Rizzi, direttrice dell’Istituto italiano di cultura –, ogni incontro è una festa". Poi, si cala completamente nel momento storico: "Questo premio mi viene assegnato in un anno tutt’altro che felice, in cui tutto il pianeta attraversa una difficile calamità dalla quale, per ora, non si vede via d’uscita". E pensa alle limitazioni imposte all’individuo. "Non tutti acconsentono di buon grado alle difficili condizioni di una quarantena che ci priva del consueto stile di vita. Solo ora, quindi, comprendiamo come tutto quello che ci pareva ordinario, sia diventato inaccessibile. Adesso ci troviamo come in prigione". Poi, ai rapporti interpersonali. "Forse, ed è anche la cosa ancor più dura, questa situazione ci costringe a vedere nell’altro un pericolo, e noi stessi un pericolo per gli altri. Questo flagello mette alla prova la nostra umanità. Certo, anche prima del Covid, era improbabile che ci si fosse completamente dimenticati di essere mortali e dell’imprevedibilità del futuro, ma la pandemia ha messo a nudo il limite della condizione umana. Molti, compresa me, hanno dovuto prendere congedo da persone amate, vittime del virus. Vorrei qui onorarne la memoria – conclude - augurandomi che imparassimo a mobilitare tutte le nostre cure, facendo tutto ciò che è in nostro potere per ridurre il numero delle vittime future". Regista dell’evento Lucilla Del Santo.
"È una giornata dedicata non solo a Olga Sedakova – dichiara – ma anche al bellissimo gemellaggio tra Italia e Russia. Sono emozionata perché questo premio che parte dal 1954, è giunto anche alla sua prima diretta on line, che ci permette di essere seguiti in tutto il mondo. Questa speciale sinergia, poi, con i Cantieri Sanlorenzo, in questo momento di buio in cui la luce della cultura è speranza, in qualche modo la si doveva accendere. Per questo ringrazio questa azienda e il sindaco di Lerici Leonardo Paoletti, che ci ha messo in contatto con questa realtà". La parola poi a Massimo Perotti, executive chairman dei cantieri: "Vivo a Lerici e nella mia storia ho sempre cercato di dare un contributo dove ero residente. La nostra impresa produce ‘giocattoli per i grandi’ e di sovente siamo in concorrenza con olandesi e tedeschi, che hanno la palma dei migliori nei superyacht. Spesso, però, il magnate russo sceglie il prodotto italiano, il nostro, per la piacevolezza e la flessibilità del rapporto umano". Lì presenti anche Paoletti, che definisce la premiata "una donna coraggiosa e grande accademica", il presidente pro tempore del LericiPea, Piergino Scardigli che ne evidenzia "la smisurata sensibilità" insieme a Stefano Verdino, e Adalberto Mainardi, traduttore della poetessa, a dialogare con lei. Poi in esterno, anche Adriana Beverini dell’associazione promotrice, e dal proprio ufficio Maria Luisa Inversini, prefetto della Spezia, che si sofferma sul principio di speranza, leggendo proprio una poesia della Sedakova, mentre l’ambasciatore italiano a Mosca, Pasquale Terracciano sottolinea il legame tra i due Paesi, così come l’ambasciatore russo in Italia, Sergej Razov. Conclude Del Santo: "Un ringraziamento alle mie collaboratrici: Alice Lorgna, responsabile delle relazioni esterne e la segretaria Martina Ricciardi. Ce l’abbiamo fatta, abbiamo scritto un’altra pagina memorabile del Premio LericiPea!".