MATTEO MARCELLO
Cronaca

Il provvedimento del Tar: "Videoripresa della seduta non sostituisce il verbale"

Sesta Godano, i giudici annullano un articolo del regolamento del Consiglio. Accolto in parte il ricorso presentato dai consiglieri del gruppo ’Sesta Riparte’.

"La videoripresa delle riunioni dell’assemblea, pur costituendo un importante elemento di trasparenza, non può sostituire il verbale del segretario, prescritto dalla legge, il quale riporta gli interventi dei singoli consiglieri e degli altri partecipanti alla seduta, nonché le votazioni palesi, segnalando altresì, all’occorrenza, circostanze non emergenti dalla registrazione audiovisiva". Con queste motivazioni, il Tribunale amministrativo regionale ha accolto in parte il ricorso presentato dal gruppo di minoranza consigliare di Sesta Godano, ’Sesta Riparte’, annullando l’articolo 49 comma 9 secondo periodo del regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale di Sesta Godano. La sentenza è stata pubblicata ieri. Nel mirino dei consiglieri Fausto Maggi, Romina Giambruni e Valentina Aquilino erano entrate alcune norme del regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale approvato nell’agosto dello scorso anno: i tre consiglieri lamentavano l’illegittimità della previsione per cui, in caso di registrazione audiovisiva della seduta consiliare, il verbale avrebbe potuto contenere soltanto i nominativi dei consiglieri comunali presenti e partecipanti alla discussione, ma senza cenni su quanto discusso. "L’omessa verbalizzazione renderebbe difficile ai consiglieri far conoscere alla cittadinanza il contenuto delle discussioni e le ragioni delle votazioni, anche per via dell’elevata età anagrafica degli elettori di Sesta Godano" era la posizione dei tre consiglieri messa nera su bianco nel ricorso. I giudici hanno ritenuto che l’articolo del regolamento in questione, il 49 comma 9 secondo periodo, sia "illegittimo" sostenendo che "per svariate ragioni di fatto molti cittadini non guardano i video delle sedute e, quindi, in difetto di un documento scritto contenente la descrizione sintetica delle discussioni e delle votazioni, potrebbero rimanere all’oscuro di quanto accade nella sala consiliare".

Risulta invece legittimo, sempre secondo i giudici del Tar, un altro articolo del regolamento avversato dall’opposizione, ovvero quello per cui il presidente del Consiglio comunale può, nel caso in cui un consigliere persista in una condotta scorretta, proporre al Consiglio l’esclusione del consigliere dall’aula per tutto il resto della seduta. Matteo Marcello