
Il rigassificatore situato nella. baia di Panigaglia, al centro di un piano di adeguamento in valutazione al ministero dell’ambiente (. foto di repertorio
"Il traffico di autocisterne di gas naturale liquefatto via traghetto che presto sarà avviato nel golfo della Spezia è un’ulteriore servitù per i territori della Spezia, Lerici e Portovenere. Aver ottenuto che le unità ro-ro non navighino la mattina è una vittoria di Pirro che viene rivendicata dalla poco lungimirante giunta Peracchini, che avrebbe dovuto invece esprimere netta contrarietà al progetto di Snam." Così il consigliere regionale dem, Davide Natale, interviene all’indomani della pubblicazione, da parte del nostro quotidiano, del via libera dell’Autorità portuale al progetto di truck loading di Gnl Italia – con autocisterne traghettate tra l’impianto di Panigaglia e Fossamastra –, dopo che la società ha accettato le prescrizioni imposte dal Comune della Spezia. Un via libera che peraltro arriva nei giorni in cui il procedimento di un altro progetto di Gnl Italia – quello relativo all’ammodernamento dell’impianto di Panigaglia per ricevere navi gassiere più grandi e ’lavorare’ maggiori capacità di gnl – risulta "sospeso su richiesta del proponente", come si legge sul sito della commissione ministeriale del Mase chiamata a pronunciarsi sull’assoggettabilità del progetto a Valutazione di impatto ambientale.
Per quanto riguarda il truck loading, già autorizzato, Natale sottolinea che si tratta di "un progetto inutile e pericoloso che non ha nulla di strategico per il Paese ma che porta benefici solo all’azienda, a cui la Provincia della Spezia ha appena rinnovato l’autorizzazione ambientale. E la Regione che ruolo ha in tutta questa vicenda? Il suo silenzio è la vera risposta. Chiederemo con un’interrogazione in aula – dice Natale – di mostrare quale processo autorizzativo sia stato seguito per garantire al rigassificatore di Panigaglia di continuare a occupare senza una data di previsione dello smantellamento e quale atteggiamento ha avuto sull’iter per il trasferimento del gnl attraverso i Ro-ro. Auspichiamo che la Capitaneria di porto sappia mettere in luce l’incompatibilità del progetto con le attività del porto commerciale, passeggeri, militare, del trasporto persone e del diportismo. Si deve aprire un tavolo istituzionale per parlare di dismissione dopo cinquant’anni di attività partendo da una data certa. La Spezia ha dato moltissimo per l’interesse comune del Paese, ora è il momento di cambiare paradigma".
Matteo Marcello