
Le conclusioni dell’incontro in sala consiliare saranno affidate a Maria Cristina Failla
Il Risorgimento e la nascita dell’Italia riletti al femminile. E’ questo il filo conduttore dell’incontro in programma domani, mercoledì, nella sala consiliare della Provincia (ore 16,30) per iniziativa della Consulta provinciale femminile della Spezia presieduta da Roberta Pomo, del Lions international La Spezia degli Ulivi (presidente Marzia Michelotti) e dell’Istituto internazionale di Studi liguri, sezione lunense, con la presidente Eliana Vecchi. Un dibattito a più voci su una stagione, quella risorgimentale appunto, in cui le donne assunsero un ruolo collettivo rilevante nei percorsi politici di costruzione dell’unità nazionale. Dopo il saluto del sindaco Pierluigi Peracchini e del prefetto Andrea Cantadori, Carla Sanguinetti introdurrà l’evento (dal titolo "Rileggere il Risorgimento. Le donne che fecero l’Italia"). Seguirà la conversazione di Pia Spagiari, che ha discusso una tesi sul pensiero giacobino e l’idea di unità nel Monitore diretto da Eleonora Pinentel Fonseca (la relatrice ha partecipato anche al convegno sulle donne del Risorgimento in Liguria presieduto dalla storica Bianca Montale ed è autrice con Adriana Beverini di due volumi sulla contessa di Castiglione e del libro "Il Risorgimento nel territorio spezzino", pubblicato in occasione dei 150 anni dell’Unità). Concluderà l’incontro Maria Cristina Failla. Nel corso dell’evento ci sarà un momento di connessione con il pubblico con un reading e un intervento musicale degli studenti della scuola media Silvio Pellico. Non tutti lo sanno ma le donne già nel primo ottocento furono presenti in una prodigiosa varietà di atteggiamenti, di scelte coraggiose e innovatrici, tanto da segnare una decisa maturazione culturale e spirituale e civile. E anche La Spezia diede il suo fattivo contributo ideale: "Non solo grandi uomini occuperanno le scene della politica - ricorda Barbara Sussi - ma anche molte donne, tra queste una devota mazziniana Maddalena Quartara che da Genova si trasferì alla Spezia moglie e fedele compagna di Giulio Cesare Da Passano, svolse ripetutamente il ruolo di staffetta scortando anche lo stesso Mazzini da Massa a San Venerio, in fuga dopo la caduta della Repubblica Romana".
F.A.