Periodo d’oro per Alice Cervia, scrittrice originaria di Nicola e castelnovese adottiva: l’autrice ha ottenuto un prestigioso traguardo con il suo primo romanzo breve, ’La coda delle lucertole’, pubblicato da Augh Edizioni. L’opera è stata insignita del premio Sandomenichino – sezione Selezione (che si affianca al premio eccellenza e al ‘podio’), ottenendo un riconoscimento importante su oltre 300 candidati da tutta Italia e dall’estero, consegnatole a Marina di Massa durante la cerimonia che ha chiuso la 65ma edizione della rassegna. "Per me è una grande soddisfazione – spiega –, è il primo premio che vinco per questa opera, a cui tengo tantissimo ed è stato bello anche conoscere gli altri autori, sia di poesia che di narrativa: una bella occasione di scambio, una bellissima serata".
Un altro step della sua avventura nel mondo letterario è stata la pubblicazione del racconto ’Il regno delle carpe giganti’ nella Rivista Blam, "una delle riviste che da lettrice seguo più volentieri nel panorama della ‘litweb’ italiana". Si tratta della terza storia che firma per loro, dopo ’Gli ipocondriaci dormono nudi’ e ’Luna Park’. "Ho scritto la prima versione di questo racconto – spiega – durante un laboratorio di scrittura creativa. L’ispirazione è stata un triste fatto di cronaca: la storia di un ragazzino annegato in un fiume; ho voluto cercare una lente diversa per raccontarlo e, facendolo, ho finito per raccontare la storia di un’amicizia improbabile, appesa tra sfide e fiducia. Si tratta della storia di due ragazzi e non più di uno solo. Una storia surreale. Il surreale o weird consente di manipolare la realtà, leggerla in modo nuovo".
Torna, quindi, sulle corde del genere che ha abbracciato anche per il suo primo romanzo breve ’La coda delle lucertole’ (Augh Edizioni), che sta presentando fra fiere del libro ed eventi ad hoc nel Nord e nel Centro Italia. "Ho poi ripreso in mano il racconto a distanza di mesi e, una volta che Blam ha deciso di pubblicarlo, ci ho lavorato insieme alla loro editor. È sempre interessante vedere e rileggere le varie versioni di un racconto, capire quanto si può ‘scendere in profondità’ rivelando strato dopo strato significati che la prima stesura magari non aveva". Per l’autrice, Blam ha avuto anche un ruolo strategico nella sua carriera letteraria: proprio la pubblicazione del suo primo racconto nella ‘litweb’ nel 2020 le ha, infatti, dato il la per proporre agli editori "La coda delle lucertole". "Ospitano racconti bellissimi, rubriche interessanti e recensioni. Sono, quindi, davvero felice quando un mio racconto breve ‘trova casa’ da loro".
Chiara Tenca