REDAZIONE LA SPEZIA

Il sequestro ora al vaglio del gip

Sono arrivati sul tavolo del giudice delle indagini preliminari Mario De Bellis, gli atti del sequestro del cantiere dello stabilimento balneare con piscina e ristorante nell’ex cava Carlo Alberto sull’isola Palmaria, effettuato sabato mattina dal nucleo investigativo dei carabinieri forestali. A consegnare gli atti al gip è stato il pubblico ministero Federica Mariucci che coordina l’indagine. Il giudice De Bellis dovrà ora procedere alla convalida, o meno, del sequestro e ha dieci giorni di tempo per farlo, dopo avere analizzato attentamente tutta la documentazione.

Secondo i militari dell’Arma, la ragione dei sigilli al cantiere è dovuta al fatto che i i lavori sono iniziati fuori tempo massimo, quello che andava rispettato in relazione alla chiusura della conferenza dei servizi che aveva approvato il progetto, a firma dell’architetto Roberto Evaristi, presentato dalla società Palmaria Experience. Il disco verde risale al 28 marzo 2022. I lavori dovevano iniziare entro un anno. La dichiarazione di inizio attività risale al 30 marzo scorso mentre la delimitazione del cantiere è stata avviata il 4 aprile, quindi, secondo l’accusa, col permesso di costruire scaduto.

La pensa diversamente Raffaele Paletti, legale rappresentante di Palmaria Experience, determinato a portare avanti il progetto autorizzato dalla conferenza dei servizi sulla “Riqualificazione dell’ex cava Carlo Alberto con ricomposizione del fabbricato esistente a uso ristorante e realizzazione di uno stabilimento balneare”. E per farlo si è affidato all’avvocato difensore di fiducia Andrea Corradino.

"La questione è interpretativa – sostiene Paletti - secondo i nostri tecnici il termine da prendere come riferimento per l’inizio dei lavori non è quello dell’atto finale della conferenza dei servizi ma della successiva convenzione urbanistica col Comune approvata dalla giunta il 13 agosto 2022. Siamo in uno stato di diritto e ciò è motivo di garanzia per tutti. Noi siamo convinti che gli investigatori siano incorsi in un errore. A breve, nel primo step delle valutazioni del gip, potremmo avere chiarezza".

Il secondo step potrebbe essere quello del Tribunale del riesame.

Massimo Benedetti