
Il sindaco Pierluigi Peracchini durante l'audizione a Roma
Roma, 12 marzo 2025 – “Le mie più sincere congratulazioni alla Città di Pordenone, Capitale Italiana della Cultura 2027, e alla Giuria per il lavoro svolto”. Questo il primo commento del sindaco della Spezia, Pierluigi Peracchini a Roma, nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura, alla notizia della proclamazione.
“Alla Spezia non coglievo tanta passione e partecipazione collettiva, al di là delle compagini politiche, dall’estate 2020 quando lo Spezia Calcio ha raggiunto la serie A – prosegue il sindaco – . In questi mesi siamo stati sommersi da tantissimi messaggi di sostegno a questa straordinaria avventura che, per quanto mi riguarda, come avevo promesso, non finisce qui”.
“Che siano state la cultura e la sfida a candidarsi a Capitale Italiana della Cultura a generare così tanto entusiasmo è sintomo che in questi otto anni qualcosa è davvero cambiato nella percezione della nostra Città e nella nostra comunità: abbiamo risvegliato una coscienza e un orgoglio della nostra storia e della nostra identità rimasti sopiti per troppi anni di indolenza dettata da una politica che nelle potenzialità culturali spezzine, e non solo, non ci ha mai scommesso sul serio. Avevamo sempre oscillato, per dirla con Fusco e Gino Patroni, fra l’essere un’abitudine e una rassegnata rinuncia all’ambizione: adesso, non più, mai più”.
“La scelta di candidarsi è stata maturata nel corso degli anni, dal 2017 in poi, in un percorso naturale di valorizzazione storico-culturale e artistico della storia locale, riscoprendone però il valore di carattere nazionale e coniugandolo alle eccellenze del Miglio Blu, la cantieristica, che rappresentano bellezza, tecnologia, lavoro. Ecco come è nata: 'una cultura come il mare'”.
“Non abbiamo vinto a Roma, abbiamo vinto alla Spezia perché, grazie al dossier, abbiamo fatto “cultura” nel vero senso latino del termine: abbiamo seminato, tutti insieme, in una sinergia mai vista fra pubblico, privato, istituzioni, terzo settore, imprese, associazioni ed enti, idee progettuali realizzabili che hanno un respiro ben più ampio dei confini amministrativi comunali e che avremo la cura di coltivare tutti insieme per vederne i frutti, in un arco temporale ben più ampio del mio mandato”.
“Non ho deciso di concorrere a Capitale Italiana della Cultura per qualche tornaconto politico personale: il mio mandato scade proprio nel 2027. Ho lavorato nel corso del primo mandato affinché La Spezia fosse in condizione di partecipare – e vincere – in una sfida così importante a livello nazionale per lasciare in eredità a tutti gli spezzini una rivoluzione culturale sia politica nel metodo, sia amministrativa nel merito”.
“Infatti, alla Spezia, Francesco Paszkowski, il designer internazionale che si occuperà di progettare l’ex Fitram, il nuovo polo strategico per le generazioni future, davanti alla Biblioteca Civica “Pietro Mario Beghi”, sarà domani a fare un altro sopralluogo strategico per realizzare il progetto “Giona”, uno dei pilastri del nostro dossier. Questo a testimonianza che, al di là della Candidatura a Capitale Cultura, questa Amministrazione ci ha creduto, ci crede e ci continuerà a credere davvero in tutti i progetti che abbiamo messo in cassaforte e su alcuni in particolare che sono già in cantiere”.
“Nelle prossime settimane saremo al lavoro convocando tutti coloro che hanno partecipato alla costruzione del dossier, e che ringrazierò anche personalmente, per tracciare una road map dei progetti che sicuramente realizzeremo con un cronoprogramma e un piano finanziario sostenibile. Per quanto mi riguarda, il sogno continua. E nel frattempo, ne coltiviamo un altro. La Spezia è infatti stata inserita nella prestigiosa fase internazionale della candidatura a 'Città Creativa Unesco per il Design', distinguendosi per il suo spirito innovativo e resiliente, in cui design e creatività non sono semplicemente tratti caratteristici, ma rappresentano l’essenza stessa della sua identità. La nautica e il design nautico sono elementi distintivi del Made in Italy e il legame della città con il design affonda le sue radici in una tradizione secolare, che nasce nell'arte dei maestri d'ascia e si intreccia con le attività dell'Arsenale Marittimo Militare, dell'industria del mobile e del design d'interni e la nostra città gioca da sempre un ruolo di primo piano in questo settore. Questa storia antica, che ha segnato il corso della nostra vita, ha portato La Spezia a essere un importante distretto di design nautico di rilevanza globale e l’ingresso nella Rete delle Città Creative Unesco, che auspichiamo fortemente, rafforzerebbe ulteriormente la presenza dell'Italia nel mondo del design, un settore in cui il nostro Paese è un’eccellenza universalmente riconosciuta, e affermerebbe il ruolo centrale che la creatività e il design svolgono per La Spezia, quali motori di uno sviluppo sempre più sostenibile”.
“Un ringraziamento – conclude Peracchini – a tutto il gruppo di lavoro che ha reso possibile questa incredibile avventura guidato dalla dottoressa Rosanna Ghirri, dirigente dei Servizi Culturali e Responsabile della gestione, dell’attuazione e del monitoraggio del progetto La Spezia2027, Fondazione Promo P.A., tutto il comitato scientifico, il comitato promotore, a tutti i dipendenti del Servizio culturale del Comune della Spezia e tutti coloro che hanno supportato con il loro lavoro il percorso di candidatura e la costruzione del dossier”.