Il patrimonio mondiale dell’Unesco sarà più grande: lo ha stabilito la 44‘ sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale che si è tenuta il mese scoso. L’hanno chiamata ‘buffer zone’, zona di rispetto e di tutela, un cuscinetto per prevenire danni (per dirla nel vero senso del termine) e riguarda circa 16mila ettari di terra fra Beverino e Riccò, porzioni di territorio dei Comuni di Spezia, Levanto e Pignone, della frazione delle Grazie di Porto Venere e più di 10mila ettari di ampi specchi di mare: una zona dall’Area Marina Protetta delle Cinque Terre al Parco regionale naturale di Porto Venere e le acque intorno alle tre isole. Il sito Unesco, che è Porto Venere, Cinque Terre, amplia quindi i confini e, come dice Donatella Bianchi, presidente del sito "è un passaggio importante e offre la possibilità a tanti centri che non sono proprio all’interno del sito, ma solo nell’area, la possibilità di avere dei vantaggi, ad esempio di fare progetti e poi realizzarli". Un grande risultato che allarga i confini a quella che è la zona perimetrale del sito Unesco e che prima era un po’ esclusa: "Noi parliamo tanto di connessione, di collegamenti tra il mare e l’entroterra e infatti viene allargata sotto tutti i punti di vista e questa buffer zone certamente è l’opportunità per estendere ancora di più il lavoro sul territorio".
L’obiettivo è fare altri progetti a livello turistico, ad esempio la cartellonistica omogenea: "Tu entri in uno dei comuni della ‘buffer zone’ e vedi la stessa cartellonistica del sito Unesco che trovi a Porto Venere, a Riomaggiore e questa omogeneità, questo poter fare progetti su una scala un po’ più ampia, è molto importante. Ed ancora il recupero dei sentieri, basti pensare a tutti quei sentieri verticali che collegano l’area contigua, sono tutti progetti che possono essere presentati e quindi finanziati proprio grazie al riconoscimento della buffer zone. Le strutture ricettive invece, che sono collegate alla Zona economica ambientale (Zea) e riferita al parco, pur essendo cosa diversa dal sito Unesco "avranno un vantaggio, perchè avranno comunque un beneficio di riflesso dall’allargamento della buffer zone" anche se fanno come detto parte della Zea e non del sito Unesco. Il punto centrale resta sempre la conservazione dei patrimoni archeologici, naturalistici, socio culturali. Intanto ieri c’è stato il passaggio delle consegne del sito Unesco che, come ogni anno, alterna il responsabile di coordinamenti tra il sindaco di Porto Venere Matteo Cozzani e il presidente del parco delle 5 terre in carica. Quindi Donatella Bianchi ritornerà in carica tra un anno, precisamente l’8 agosto 2022.
Viliana Trombetta