
C’è un dolore che resterà per sempre in fondo al cuore e nessuna risposta potrà mai del tutto lenirlo. Ma nei ricordi di una vita è possibile ripercorrere la storia di un grande amore che si è concluso con un gesto estremo. La vita di Manolo e Marisa in fondo è stata un film già dal primo sguardo e come accade nelle pellicole non sempre il finale è a lieto fine. Ma da quella tragedia che nell’ottobre di circa 3 anni fa ha sconvolto la comunità, il figlio della coppia Marco Merino ha voluto ricavarne un libro per raccontare una trama che sembra perfetta per una sceneggiatura. Il libro è pronto grazie all’attenta ricerca e collaborazione di Diego Garbini e Michela Brondi fondatori della casa editrice indipendente Platò che dà spazio ad autori sconosciuti e a personaggi particolari da raccontare. Marco Merino si è affidato a loro per ripercorrere la vita dei genitori. Il papà Manolo è stato per anni un commerciante molto conosciuto in città dove gestitva una pescheria in centro insieme alla moglie. Si erano incontrati da ragazzi in maniera insolita: lui circense nato in un piccolo paese con le case bianche dell’Andalusia, lei spettatrice con i genitori dello spettacolo arrivato per caso a Sarzana. "Mio padre – ricorda Marco – era spagnolo e dopo vari mestieri è arrivato giovanissimo al circo. Inizialmente come trapezista poi è stato ingaggiato da Cesare Togni che all’epoca era uno dei più famosi circensi in Europa. E’ diventato domatore di orsi bianchi e con il suo spettacolo è arrivato a Sarzana dove abitava mia mamma. Si sono conosciuti e, dopo aver vissuto qualche tempo insieme nel mondo del circo, si sono stabiliti in città iniziando il loro percorso di vita insieme".
E insieme se ne sono andati nel 2017 lasciando un vuoto senza spiegazioni che l’unico figlio Marco ha cercato di compensare dedicando loro un libro "Erano conosciutissimi – conclude Marco – e molto amati in città anche perché mio padre oltre all’attività commerciale non si è mai risparmiato nell’impegno sociale. La vita regala gioie e grazie a loro ne ho avute tante ma anche immensi dolori con i quali cerco di convivere"
Massimo Merluzzi