FRANCO ANTOLA
Cronaca

Inaugurazione del Polo della Subacquea alla Spezia: Un Progetto di Valenza Internazionale

Il Polo della subacquea, progetto strategico della Marina Militare, dovrebbe riunire e far collaborare tutti i player del mondo sottomarino. La sua inaugurazione è stata rinviata, ma il governo e le alte gerarchie della Marina militare ne celebrano l'importanza.

Un gruppo di operatori mentre si appresta a rilasciare in acqua un Rov, un particolare veicolo sottomarino telecomandato. da remoto (foto di repertorio)

L’inaugurazione doveva avvenire a giugno, nel contesto della Festa della Marina Militare. Non se ne fece niente e si parlò di un possibile slittamento a settembre, termine peraltro ampiamente traguardato, senza novità di rilievo, almeno a livello ufficiale. Che ne è della nascita alla Spezia del Polo della subacquea, l’incubatore che sotto la regia della Marina dovrebbe riunire e far collaborare tutti i player del mondo sottomarino, dalle piccole e medie imprese, alle micro aziende, oltre ai grandi gruppi industriali (Leonardo e Fincantieri in primo luogo, ma anche Eni e Sparkle) e al mondo dell’università e della ricerca? Un progetto celebrato in ogni convegno di settore, anche da esponenti del governo e dalle alte gerarchie della Marina militare, come svolta epocale in termini di risposta alle esigenze di controllo strategico e di ricerca in ambiente "underwater". La sede indicata da tempo è il Cssn, il Centro di supporto e sperimentazione navale, ma dell’inaugurazione non si parla più, anche se lo stesso capo di Stato maggiore della Marina, Enrico Credendino, intervenuto qualche mese fa a Napoli alla conferenza ‘Civiltà del mare, le Università per il subacqueo’, lasciò intendere che l’obiettivo era ormai vicino. Forse la fine del 2023. C’è stato un qualche ripensamento o sono insorte difficoltà impreviste nel complesso iter che dovrebbe portare alla nascita del Distretto? In attesa di una risposta da parte dei vertici della Marina, interpellati da La Nazione, Stefania Pucciarelli, capogruppo della Lega in commissione Difesa del Senato, esclude che ci siano ripensamenti di natura politica o si siano incontrati ostacoli insormontabili sulla strada del nuovo Polo, al netto di qualche fisiologico rallentamento legato alla complessità della materia. "L’atto più importante è la costituzione della Fondazione – afferma la parlamentare – ci sono anche le necessarie dotazioni economiche ministeriali con un fondo di tre milioni varato l’anno scorso, che si auspica sia incrementato. L’operatività della Fondazione è infatti uno dei passaggi chiave, dovendo fare da incubatore, oltre che sviluppare il raggruppamento di imprese, sotto il coordinamento della Marina, su cui il Distretto si fonda. A breve avrò un incontro ministeriale e spero di avere indicazioni più precise". Pucciarelli sottolinea del resto l’importanza del Polo, inserito nel documento di programmazione della Difesa fra i progetti di valenza internazionale. "L’importanza per Spezia è enorme, coinvolgendo più interlocutori – osserva – essendo legato non solo alla sicurezza militare delle infrastrutture sottomarine, in uno scenario caratterizzato dall’aumento della presenza nel Mediterraneo di sempre più marine straniere ma anche alla ricerca. Una dimensione tutta da scoprire, peraltro con difficoltà superiori a quelle dello spazio. I ritardi sono comprensibili se solo si pensa alla complessità della materia e all’esigenza di mettere a sistema una molteplicità di competenze". Per Spezia una gigantesca partita da giocare visto che il mondo subacqueo è largamente inesplorato ma sotto la superficie marina ci sono i gasdotti, i cavidotti e nel futuro si svilupperà anche il bio-farming, e il cibo del prossimo secolo proverrà per il 40% da là sotto. Fondamentale sarà dunque il ruolo del Polo- incubatore nel promuovere sinergie fra industria militare e ricerca, anche sul versante civile, sotto l’egida della Marina. Un treno che la città non si può permettere di perdere.