La Spezia, 7 maggio 2024 – La maxi indagine della Procura e della Guardia di finanza di Genova per corruzione e corruzione elettorale che ha portato, tra l'altro, agli arresti domiciliari per il presidente della Liguria, Giovanni Toti, scaturisce da una trasmissione di atti per competenza proveniente dalla Procura di La Spezia, che ha svolto indagini in un procedimento collegato, nell'ambito del quale sono scattate le misure cautelari emesse dal giudice per le indagini preliminari del tribunale spezzino. In questo filone appunto spezzino sarebbero una decina gli indagati.
Chi è Giovanni Toti: la scheda
La Procura di Genova spiega che gli indizi a carico degli indagati sono stati raccolti nel corso di attività di intercettazione, pedinamento e osservazione.
Giovanni Toti e la sua Spezia: il legame con il territorio
L'indagine, raccontato gli inquirenti, "inizialmente concentrata su ipotesi di corruzione elettorale, si è successivamente sviluppata su specifiche vicende riguardanti finanziamenti ritenuti illeciti per la compagine politica facente capo al presidente della Regione Liguria, erogazioni ritenute illecite di varie utilità in favore dell'ex presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, e l'individuazione delle determinazioni sollecitate, promesse o adottate dagli indagati pubblici ufficiali a fronte dei finanziamenti e delle utilità ricevuti". Sono in corso diverse perquisizioni.
Le accuse a Matteo Cozzani
Nell’inchiesta spezzina finisce anche Matteo Cozzani, ex sindaco di Portovenere e attuale capo di gabinetto del presidente Toti.
Cozzani, che è indagato a Genova ma anche alla Spezia, in quella che è appunto l’inchiesta da cui nasce tutto, è accusato di corruzione e turbata libertà degli incanti nell'ambito anche dell'inchiesta della Procura di La Spezia svolta in coordinamento con quella del capoluogo ligure.
Assieme a lui sono finiti ai domiciliari il fratello Filippo, imprenditore attivo nel settore della segnaletica stradale e della vendita di bevande all'ingrosso, e i fratelli Raffaele e Mirko Paletti, noti imprenditori milanesi.
Altri sei imprenditori sono stati raggiunti dalla misura cautelare interdittiva del divieto di esercitare professioni, imprese o uffici direttivi.
L'indagine della Procura della Spezia riguarda fatti avvenuti tra il 2022 e il 2024. L'ex sindaco di Portovenere, forte della sua carica in Comune e del suo ruolo in Regione Liguria, secondo l'ipotesi accusatoria, avrebbe agevolato in vario modo gli imprenditori coinvolti in cambio di favori consistiti nel far si' che gli stessi imprenditori commissionassero lavori o forniture alle imprese della famiglia Cozzani.
L’isola di Palmaria
Alcuni imprenditori coinvolti, in cambio dei suoi favori, avrebbero finanziato partito politico di cui Cozzani era esponente. All'ex sindaco sono state contestate anche varie condotte volte ad agevolare la realizzazione di uno stabilimento balneare sull'isola Palmaria, da parte della famiglia Paletti, mediante forte interessamento personale e attività amministrative ad hoc, oltre a episodi di abuso d'ufficio e falsi.