REDAZIONE LA SPEZIA

Inchiesta Liguria, Spinelli davanti al gip: “Sulla mia barca salivano in tanti”

L’imprenditore durante l’interrogatorio di garanzia: “Signorini? Gli unici soldi che gli ho dato sono quelli per il suo matrimonio, me li restituirà entro l’anno prossimo”

"Toti attende di farsi sentire, poi chiederemo la revoca dell’arresto"

"Toti attende di farsi sentire, poi chiederemo la revoca dell’arresto"

Genova, 16 maggio 2024 – Sulla barca di Aldo Spinelli salivano in tanti. Lo dice lo stesso imprenditore durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Paola Faggioni ed al pm Luca Monteverde. L’ex patron del Livorno, ai domiciliari come il Governatore della Liguria Giovanni Toti nell’ambito dell’inchiesta per corruzione, parla di ciò che avveniva a bordo del ‘Leila’.

"Invitavo tutti i miei amici in barca, non solo.. È venuto Garrone, è venuto Mondini, è venuto Schenone, è venuto Burlando.Io vado a mangiare lì tutti i giorni, è il mio ristorante", prosegue Spinelli. Il giudice domanda poi se "aveva fatto a Toti delle richieste in merito alla pratica della spiaggia dell'Olmo per trasformarla da libera a privato". E l'imprenditore risponde: "nel modo più assoluto, abbiamo detto: 'Interessati' ma non abbiamo avuto niente, non ha fatto un ... scusi il termine... Lui si è venduto anche che ha risolto il problema del multi... che non è vero. È chiaro che io l'unico a cui potevo rivolgermi chi era? L'Autorità Portuale non faceva niente, mi sono rivolto al governatore della Liguria e dire: 'Oh ma falla un po' lavorare questa gente qui, sono in 400 e non fanno un c... tutto il giorno'."

Fu il figlio Roberto, aggiunge, che "è andato con gli avvocati in Regione" per "vedere se se è possibile avere l'arenile". Il pm chiede se era stato domandato a Toti "di interessarsi per ottenere questa spiaggia". E Spinelli: "Sì, a chi mi rivolgevo? Io spendo 2 milioni e mezzo e non non mi dai un pezzo di spiaggia? Toti ha detto: "'Mi interesso, vedo quello che posso fare' ma non ha fatto niente". Nell'interrogatorio, Spinelli attacca anche Rino Canavese, l'unico componente del comitato di gestione dell'autorità portuale che volto contro la delibera per la proroga trentennale concessa all'imprenditore sul terminal Rinfuse.

"La proroga del terminal non è riuscito a fare niente nessuno" per colpa sua, mette a verbale Spinelli che aggiunge: "li nel comitato c'è un signore che praticamente è amministratore delegato di Gavio, che è numero uno delle Autostrade dei Terminal a Novara e a Genova. A Savona vada a vedere quanti soldi pubblici ha investito nel terminal questo signore che ha il coraggio ancora di fare interviste. Pubblici... lo ho fatto tutti i lavori nel mio terminal con i miei soldi...ha il coraggio di fare l'intervista a Rai Uno? Ma dovrebbe stare zitto. Ha comprato i locomotori con i soldi dello Stato". E quanto a Paolo Emilio Signorini, conclude Spinelli, "a me non ha sistemato niente. Chi ha sistemato le pratiche all'Autorità portuale è Gianluigi Aponte (non indagato, ndr)".

A proposito dell’ex presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, arrestato per corruzione e atti contrari ai doveri d'ufficio, Spinelli non ha dubbi. “E’ una persona perbene. Le spese del matrimonio sono l'unica cosa che ho dato a Signorini e mi restituirà entro giugno o luglio del prossimo anno quando prenderà la quattordicesima e avrà gli utili. Ho dato a Signorini i 15.000 euro del matrimonio, non mi ricordo come li ho dati, credo in contanti. Glieli ho dati sicuramente con la promessa che lui mi il restituirà entro luglio di questo anno. Lui è un uomo pubblico".

Nella corposa ordinanza c'è anche un lungo elenco di weekend offerti a Monte Carlo, spese per il casinò e regalie, ma lo 'zar' del porto genovese precisa: "I gettoni delle fiches se li pagava lui. Lui godeva della mia carta vip. Risultava che quando lui andava a cambiare i suoi soldi li mettevano sulla carta vip. Lo garantisco io. Se vuole i croupier sono testimoni. Lui non si è fatto vedere mai da nessuno. Vede che dico al verità. Il conto corrente a Monte Carlo è limpido come una pasqua".

Per quanto riguarda l'incarico lavorativo promesso a Signorini, incarico che emerge nell'ordinanza di custodia cautelare, Spinelli replica al gip: "Era disperato perché gli finiva il lavoro e ci ho detto 'Paolo, finiscila di piangere. Noi abbiamo 18 dirigenti di cui il più giovane sono io che ho 85 anni, un posto di lavoro te lo troviamo stai tranquillo, non ti preoccupare'...Gente come te non se ne trova in giro da nessuna parte professionalmente..." conclude Spinelli.