
Incubo granchio blu Un maxi esemplare catturato a Tellaro
Lerici (La Spezia), 5 settembre 2023 – Un esemplare largo oltre 20 centimetri, che insieme ad altri catturati nell’ultima settimana ha fatto scattare l’allarme fra i pescatori delle nostre coste. Stiamo, naturalmente, parlando dell’ormai famigerato granchio blu, al centro della segnalazione fatta al nostro giornale da Elena Ghelfi, presidente della coop Lerici in pesca e imbarcata su una delle tre barche da tremaglio che riunisce.
"L’altra mattina abbiamo catturato una femmina piena di uova a Tellaro, a un miglio dalla costa e nell’ultimo mese, nel tratto da Bocca di Magra alla Baia Blu, sono stati una decina; questa specie da noi è comparsa nel 2016, ma è il primo anno in cui la presenza si rivela così consistente". Il problema principale – sottolinea – è nella voracità che la caratterizza. "Non solo mette a rischio il pesce, ma anche tutte le uova deposte, che siano di seppie e di pesci. Inoltre, come se questo non bastasse, distruggono le reti e non oso pensare cosa succederebbe se la loro quantità aumentasse". E il fatto che l’ultimo granchio blu pescato fosse stato pieno di uova, ha aumentato la preoccupazione della categoria. "Bisognerebbe monitorare questa specie, anche se già stiamo mandando le foto delle catture al biologo Andrea Molinari (dell’Osservatorio ligure pesca e ambiente, ndr.), che si occupa delle orate: una delle nostre barche è autorizzata a pescarle per ridurre il loro impatto sui vivai dei mitilicoltori e anche lui si ha sottolineato come si tratti di esemplari molto aggressivi. Certo è che la loro riproduzione si debba fermare". La rete fra gli addetti ai lavori ha fatto scattare altri allarmi. "Altre barche sul fiume e a Bocca di Magra hanno catturato questi granchi, ben diversi per dimensione e aggressività rispetto alle specie già presenti e in prossimità della foce, dove per loro c’è un ambiente più favorevole, ne hanno addirittura presi tre in un giorno. Qui c’è una maggior concentrazione rispetto alla zona di Porto Venere e della Palmaria: operiamo in entrambe e possiamo verificare sul campo". La Ghelfi specifica di aver segnalato la questione all’associazione di categoria Federcoopesca-Confcooperative e confidano nel monitoraggio della Regione Liguria, da qualche mese impegnata insieme ad Arpal e ad altri enti competenti.
"Allo stato attuale la diffusione del temuto crostaceo nel nostro litorale non appare preoccupante, come in altre regioni, ma stiamo tenendo alta l’attenzione per tutelare al meglio i miticoltori liguri che in questi mesi stanno già facendo i conti con il problema delle orate che divorano i muscoli" hanno spiegato il presidente Toti e il vicepresidente con delega alla pesca e acquacoltura Alessandro Piana in merito. E il presidente della cooperativa Mitilicoltori spezzini Paolo Varrella sottolinea che per la categoria "il granchio blu si chiama orata", esemplare che sta distruggendo i mitili e "mettendoci in ginocchio". "In ogni caso – dichiara –, abbiamo potuto seguire le prime catture del granchio blu come avamposto in mare e quello che vediamo, lo comunichiamo all’osservatorio della Regione: unico lato positivo dell’emergenza orate. Dal suo ciclo biologico emerge come possa spingersi nelle zone fluviali, quindi dovranno esser osservati speciali anche Magra e Parmignola".