Una presunta molestia sessuale ai danni di una ragazza, una spedizione punitiva per ’vendicarla’. Ruota attorno a queste due circostanze l’inchiesta cui stanno lavorando la Procura del Tribunale per i minorenni di Genova e la Procuta della Spezia, con le indagini affidate sul campo ai carabinieri della Spezia. Una vicenda che affonderebbe le sue radici nell’estate appena trascorsa, e che vedrebbe protagonista un giovane calciatore, ancora minorenne, militante nelle formazioni giovanili di una società. Proprio nei mesi estivi si sarebbero consumate le presunte molestie sessuali a carico di una giovanissima ragazza lombarda: ipotesi ancora tutta da verificare, per la quale la Procura del tribunale per i minorenni di Genova ha nel frattempo iscritto il baby calciatore nel registro degli indagati; il reato è di violenza sessuale, per il quale gli inquirenti da mesi stanno cercando di mettere assieme le testimonianze e di trovare riscontri di quell’incontro che sarebbe avvenuto in una località balneare dello Spezzino. Nel frattempo, tuttavia, la ragazza una volta tornata in Lombardia, avrebbe confidato quanto le sarebbe successo ad alcuni amici e persone a lei vicine. Che, secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, non avrebbero esitato a organizzarsi per partire verso l’estremo levante della Liguria, in una sorta di spedizione punitica per vendicare quanto sarebbe stato subito dalla giovane.
Il gruppetto avrebbe setacciato diverse località dello Spezzino alla ricerca del giovane calciatore. Una volta rintracciato, lo avrebbero accerchiato nel tentativo di malmenarlo; secondo quanto raccolto dagli investigatori, il giovane sarebbe riuscito a fuggire, trovando riparo dalla furia del gruppetto di persone arrivato dalla Lombardia. Su quest’ultimo episodio è la Procura spezzina a indagare, con le indagini sul campo dei carabinieri coordinate dal sostituto procuratore Monica Burani. Non è escluso che, così come sta avvenendo per l’altro fascicolo aperto a Genova dal Tribunale per i minorenni, nelle prossime settimane possano essere ascoltate nuove persone informate sui fatti e testimoni, così da tracciare un quadro più chiaro e preciso di una vicenda ancora con molti interrogativi.