REDAZIONE LA SPEZIA

Infermieri, blindata la graduatoria per chi rinuncia all’incarico in Asl4

Fa tirare un bel sospiro di sollievo il dietrofront di Alisa ai vincitori del concorsone a livello regionale. Diversi i neo assunti ’costretti’ ad accettare il posto in Tigullio. Natale: "Errori che si potevano evitare"

Gli infermieri che hanno superato il concorsone regionale per un posto nelle strutture sanitarie della Liguria potranno scegliere l’Asl in cui andare a lavorare. Una scelta per la quale non incorreranno più nella cancellazione dalla graduatoria in caso di rinuncia alla sede proposta. Un dietrofront che fa tirare un bel sospiro di sollievo per quanti si accingono a fare la scelta della sede lavorativa. Una questione non da poco che aveva scatenato parecchio malcontento tra i vincitori del concorsone che in alcuni casi si erano ritrovati a lavorare in sedi che non avevano scelto e magari lontane da casa. Quale era il nocciolo della questione? Il maxi concorso aveva suddiviso la Liguria in tre aree territoriali: ponente, metropolitana e levante. Ogni candidato poteva mettere una sede di preferenza ma se avessero rinunciato all’assunzione che veniva loro prospettata avrebbero finito per essere estromessi dalla graduatoria.

Una lettura del bando restrittiva che ora viene meno. "Ora si potrà scegliere in quale Asl andare a lavorare – ha sottolineato il consigliere regionale Davide Natale del Pd –. Questo è stato un concorso gestito male fin dall’inizio e ha creato, come è stato ribadito dai vertici delle diverse Asl, difficoltà di gestione delle graduatorie". E aggiunge – "Inoltre Alisa (azienda che gestisce per la Regione i concorsi) ha deciso di assegnare i vincitori in base alle quote definite al momento del bando (all’Asl5 ne serano stati assegnati 70) ma non si è verificato se tutti coloro che erano stati individuati avrebbero poi realmente preso servizio. A questa deficienza è seguito il fatto, a titolo di esempio, che il 71° della graduatoria dell’area del levante è stato dirottato in Asl 4 quando invece sarebbe dovuto essere assunto in Asl 5 perché in quest’ultima azienda sono stati contrattualizzati meno dei 70 infermieri assegnati". Ma ora le cose sono cambiate. Proprio in questi giorni stanno arrivando a chi è in graduatoria una lettera nella quale si chiede una eventuale disponibilità all’assunzione presso Asl4 con "la precisazione – prosegue Natale – che in caso di mancata accettazione i destinatari rimarranno inseriti nella graduatoria per successive chiamate".

Un aggiustamento quello di Alisa che se da una parte viene accolto con sollievo dall’altra pone sul tappeto alcune domande. "Possibile che solo ora Alisa si sia accorta che la nostra interpretazione – spiega Natale –, e cioè che non sarebbe bastato rinunciare ad una delle Asl per essere estromessi dalla graduatoria, era quella corretta? E ai vincitori che hanno accettato l’incarico per non essere estromessi dalla graduatoria e dunque secondo la vecchia interpretazione, Alisa cosa racconta? Che devono fare una ulteriore selezione per vincere la mobilità nel frattempo bandita? E a quelli che hanno rinunciato perché l’eventualità di rimanere cinque anni presso Asl 4 era ritenuta insostenibile?" E infine la proposta "Per evitare ulteriori pasticci – concluede Natale – e probabili ricorsi suggerisco ai vertici di Alisa di sospendere l’appliacazione della graduatoria e di ripensare le assegnazioni".