
Numeri leggermente in calo rispetto allo stesso periodo del 2024 "Serve più personale per controlli e segnalazione delle criticità". A Genova la situazione è più problematica, 2 incidenti mortali in Liguria.
Non numeri da “campanello d’allarme“ ma abbastanza per portare a un’attenta riflessione sul livello di prevenzione e sicurezza nel mondo del lavoro. Sono sostanzialmente sulla linea dell’anno scorso i dati Inps relativi agli incidenti sul lavoro, avvenuti in provincia di Spezia nel mese di gennaio, quando erano stati denunciati 171 episodi contro 169 dell’analogo mese del 2025. Un leggero calo che però non fa dimenticare come, conti alla mani, si tratti di quasi 6 infortuni denunciati al giorno, in vari settori produttivi e con conseguenze diverse per chi li ha subiti. Non pochi insomma. Di questi fortunatamente nessuno ha avuto esito mortale, come invece avvenuto in due casi drammatici avvenuti a Genova e Imperia. Per quanto riguarda le denunce di infortunio il numero più alto è stato registrato nella provincia di Genova (726 casi), quindi Savona (220) e, dopo Spezia, Imperia con 164 denunce, per un totale di 1289 a livello regionale.
"Nel 2024 nel territorio della Spezia sono state quasi 3000 le denunce di infortuni sul lavoro – sottolina Antonio Carro, responsabile Cisl La Spezia – sono numeri che devono fare assolutamente riflettere perché parliamo di oltre 8 episodi al giorno" scesi come detto a 6 nel mese di gennaio 2025. "C’è stato un leggero calo rispetto al 2023 – prosegue Carro – ma non deve essere un alibi per rallentare l’azione sindacale. Anzi, bisogna insistere ancora di più chiedendo a gran voce risorse da investire per assumere personale che vada nei cantieri per monitorare da vicino la situazione e denunciare ogni criticità". Torna d’attualità l’introduzione della patente a crediti "fortemente voluta da Cisl e Filca (la nostra federazione degli edili) che rappresenta un primo passo importante verso un nuovo percorso virtuoso per sanzionare quelle imprese che non rispettano le regole e invece evidenziare le realtà che mettono al primo posto la salute e la sicurezza dei propri lavoratori".
Un piccolo passo avanti è rappresentanto dal leggero calo di infortuni a gennaio rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. "Adesso bisogna proseguire perché i dati Inail relativi a gennaio 2025 dicono che gli episodi alla Spezia sono quasi allineati a quelli dello stesso periodo dello scorso anno – prosegue Carro – siamo passati da 171 a 169. Significa che bisogna monitorare attenzione ma per dare veramente una risposta ci aspettiamo un cambio di passo: le imprese devono capire che la sicurezza è un valore aggiunto, non è un costo. Per questa ragione dobbiamo dare concretezza alle parole, quando si parla di sicurezza vogliamo e pretendiamo che un minuto dopo si parli di risorse da mettere immediatamente sul tavolo. Altrimenti non ci sarà mai una svolta positiva. Non è accettabile mettere a rischio la vita di un lavoratore, chi lo fa deve essere punito" conclude Carro.
Claudio Masseglia