Sei studenti tra i 14 e i 15 anni del liceo artistico, cinque ragazzi e una ragazza, sono indagati dalla procura dei minori di Genova con l’accusa di molestie nei confronti di una prof. L’avrebbero chiamata al cellulare più volte, rimanendo in silenzio o pronunciando frasi offensive. Le molestie telefoniche si sarebbero protratte un paio di mesi e per l’insegnante presa di mira, era diventato un incubo che le aveva provocato uno stato ansioso con problemi di salute. Così è andata a sporgere denuncia, contro ignoti, alla polizia. Il sospetto che potesse essere qualche alunno le era venuto, nonostante nelle sue classi non fossero emerse criticità particolari. Ma gli studenti ’scontenti’, questa volta, hanno esagerato.
La squadra mobile della questura della Spezia ha subito iniziato a indagare nell’ambiente scolastico. Sono stati acquisiti i tabulati telefonici della prof e analizzando tutte le telefonate ricevute nel periodo indicato, ecco che sono emersi i numeri dei cellulari di alcuni studenti. Sei per la precisione. E non tutti, peraltro, sarebbero suoi alunni. Come se qualcuno si fosse ’prestato’ per effettuare le telefonate moleste. Nel caso della ragazza non si trattava del suo numero, bensì di quello della madre. A questo punto la squadra mobile ha consegnato il rapporto alla procura dei minori di Genova, che ha avviato l’indagine nei confronti dei sei studenti con l’accusa di molestie. Le indagini preliminari non sono ancora terminate, ma dallo stretto muro di riserbo trapela che i sei ragazzi sono già stati ascoltati in questura, alla presenza dei loro genitori e degli avvocati. Qualcuno avrebbe detto di non ricordare quelle telefonate, altri che avevano chiamato l’insegnante per chiedere spiegazioni sul programma. L’indagine è in corso, nel frattempo però la professoressa è andata a insegnare in un altro istituto della città.
Massimo Benedetti