Il diverbio in campo, come può accadere fra calciatori durante una partita, seguito però da tre frasi con insulti a sfondo razziale rivolti a un giocatore di origine extracomunitaria. "Sei un negro di..." si è sentito dire per tre volte di fila da un avversario, prima che l’arbitro espellesse entrambi. Un brutto episodio accaduto nel corso di Magra Azzurri-Cadimare dello scorso campionato di Promozione, match giocato a marzo al ’Camaiora’ di Santo Stefano Magra. Secondo quanto ricostruito in base al referto dell’arbitro, nel finale del secondo tempo del match il giocatore del Magra Azzurri Antonio Capetta ha prima insultato il giocatore del Cadimare Mathibedi Tebong, per poi ripetere tre volte l’insulto a contenuto razzista nei suoi confronti. Un istante dopo (la partita stava quasi finendo) per i due giocartori è arrivata l’espulsione. Sulla base di quanto riportato dall’arbitro nel suo referto, la vicenda dopo il passaggio di rito dal giudice sportivo è finita sul tavolo della procura federale col deferimento dello stesso giocatore e del Magra Azzurri per responsabilità oggettiva: nei loro confronti la procura ha chiesto dieci giornate di squalifica per Capetta e 1000 euro di ammenda al Magra Azzurri.
Nel corso dell’udienza tenuta col Tribunale federale territoriale della Figc, è emerso come procura, giocatore e società avessero raggiunto un patteggiamento per la squalifica e l’ammenda: le giornate di stop a Capetta sono scese da 10 a 7, il Magra Azzurri multato di 700 euro.