
Isola del Tino
La Spezia, 11 settembre 2020 - Una piccola isola coperta di vegetazione mediterranea sulla quale svetta un faro: è l'isola del Tino nel Golfo della Spezia celebrata in un francobollo italiano emesso oggi, insieme al suo santo, San Venerio, che nel VII secolo vi visse in eremitaggio. Patrimonio UNESCO dal 1997 (insieme a Palmaria, a Porto Venere e alle Cinque Terre), l'isola è custodita dalla Marina Militare Italiana.
L'emissione del francobollo cade proprio in occasione delle annuali festività dedicate a San Venerio la cui immagine stilizzata compare sulla vignetta del francobollo (valido per la posta ordinaria), accanto ad una veduta aerea dell'isola. Come si legge nel bollettino illustrativo dell'emissione, firmato dall'ammiraglio di divisione Giorgio Lazio e da Elisabetta Cesari dell'Associazione Amici dell'isola, «l'isola del Tino, triangolo roccioso, situato nell'estremità occidentale del Golfo della Spezia, poco più di 0,127 kmq, con un perimetro di circa 2 km, si erge fino a 117 metri s.l.m., coperta da rigogliosa flora mediterranea, tra bianche falesie, cave di marmo Portoro, strida di gabbiani e fondali ricchi di vita. Il faro di San Venerio svetta sulla sommità: costruito su un bastione tardomedievale di probabile origine genovese, illumina la notte dal 1840 quando fu costruito dal Genio della Regia Marina. Caserme, batterie, postazioni di tiro e di luce raccontano la storia militare dell'isola, mentre un'area archeologica costituita da tre chiese (dal VI sec. al XV), da un chiostro benedettino del 1100, da tombe e cisterne ne testimonia il cuore sacro».