REDAZIONE LA SPEZIA

L’abbraccio nell’etere nel nome di Marconi

Al Museo Tecnico Navale della Marina Militar la stazione radio approntata dai soci spezzini dell’Ari

Intreccio di comunicazioni nell’etere, domani, in omaggio a Guglielmo Marconi inventore della radio. Fra le stazioni più titolate, attigua ai cimeli che narrarono i primordi sperimentali alla Spezia, ci sarà quella allestita dal Museo Tecnico Navale della Marina Militare in collaborazione con la locale sezione dell’ARI (Associazione Radioamatori Italiani). Un ’rituale’: l’ International Marconi Day è giunto infatti alla 33esima edizione

Si tratta di una manifestazione di portata internazionale, ideata dai radioamatori inglesi del “Cornish Amateur Radio Club”con sede in Cornovaglia, che intende ricordare annualmente la figura di Guglielmo Marconi nell’anniversario della sua nascita, avvenuta a Bologna il 25 aprile 1874. Decine di stazioni radio dislocate in tutto il mondo, trasmetteranno da siti storici legati alla vita e all’attività scientifica dello scienziato bolognese. "All’opera, in ordine sparso, da ogni angolo del globo, migliaia di radioamatori: fra loro un abbraccio ideale, nel nome di Marconi, pioniere della radio", dice il presidente della sezione spezzina dell’Ari Roberto Mascolo.

Un’occasione per rievocare lo storico rapporto instauratosi tra Guglielmo Marconi, la Marina Militare e la città della Spezia.

Fu proprio un’area adiacente al Museo - insieme ad altri siti ubicati nel Golfo della Spezia – ad ospitare le prime prove di radiotelegrafia, che culminarono, il 17 luglio 1897, nel primo collegamento fra una stazione a terra e una unità navale, la Corazzata della Regia Marina San Martino.

"Nel Museo, oltre a una vasta esposizione di cimeli marconiani, sono conservati - ricorda il direttore Leonardo Merlini - gli apparati e i nastri originali riportanti la trascrizione, in alfabeto Morse, di quella prima storica trasmissione che apri nuovi orizzonti nella storia dell’umanità".

Corrado Ricci