Un braccio di ferro durato dieci anni per poco meno di seimila euro. Protagoniste, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli e Atc Esercizio. Il contenzioso, legato alle agevolazioni sulle accise per gasolio, si è concluso nei giorni scorsi con il pronunciamento della Cassazione, con i giudici che hanno dato ragione alla società di trasporto cassando il ricorso dell’Agenzia.
La vicenda risale al 2014 e trae spunto dall’avviso di pagamento di 5.860,82 euro notificato dalle Dogane ad Atc. La società, beneficiando delle agevolazioni sulle accise per gasolio, aveva chiesto di utilizzare a compensazione 169.490,98 euro, ma le Dogane dopo alcuni accertamenti rilevarono la non spettanza di 5.706,18: secondo l’Agenzia il beneficio era stato richiesto anche per il gasolio utilizzato su alcune tipologie di veicoli non contemplate dalla normativa, ossia otto filobus il cui motore a gasolio non alimentava direttamente il movimento delle ruote del veicolo ma era impiegato per sviluppare l’energia per la ricarica della batteria.
Atc fece ricorso alla Commissione tributaria provinciale, vincendo. Le Dogane, dopo aver perso anche alla Commissione regionale, si sono rivolte alla Cassazione. Pochi giorni fa la sentenza che dà ragione ancora ad Atc: l’agevolazione sulle accise per il gasolio era stata estesa a tutti i mezzi destinati al trasporto pubblico.
Matteo Marcello