REDAZIONE LA SPEZIA

La Comunità scende in campo. Futuro Aperto allena lo Spezia

Emozionante incontro di calcio ieri al “Ferdeghini“ tra i ragazzi e i giocatori aquilotti

Emozionante incontro di calcio ieri al “Ferdeghini“ tra i ragazzi e i giocatori aquilotti

Emozionante incontro di calcio ieri al “Ferdeghini“ tra i ragazzi e i giocatori aquilotti

Un’occasione per giocare insieme, allenarsi e condividere il valore dello sport quale strumento di inclusione e strada per contrastare le disuguaglianze. È l’allenamento speciale a cui hanno partecipato ieri pomeriggio i ragazzi di Futuro Aperto scesi in campo al centro sportivo Ferdeghini, insieme ai giocatori dello Spezia. Nella settimana della 12a Giornata Europea delle Fondazioni del 1° ottobre, Acri e Assifero, con le Fondazioni associate, promuovono ‘#Unaltrapartita. Comunità in campo’, a cui partecipa anche Futuro Aperto, un progetto cofinanziato da Fondazione Carispezia, che offre strumenti ed occasioni per crescere, sul territorio, a giovani tra i 12 e i 17 anni. L’incontro ha visto la partecipazione di Andrea Corradino, presidente della Fondazione Carispezia, Pierluigi Peracchini, sindaco della Spezia, dell’amministratore delegato dello Spezia calcio Andrea Gazzoli e di don Luca Palei, direttore della Caritas diocesana La Spezia, Sarzana, Brugnato. "Agevolare l’accesso allo sport, in particolare per le nuove generazioni, i più fragili e le persone a rischio esclusione – dichiara Corradino – significa anche contribuire a valorizzare percorsi di aggregazione, integrazione e inclusione sociale, oltre che promuovere benessere e corretti stili di vita. Il progetto Futuro Aperto, scelto per la realizzazione di questa campagna promossa da Acri con le Fondazioni di tutta Italia, ne è un esempio virtuoso". Sostenitore convinto di ‘Futuro Aperto e Spezia Calcio: un allenamento speciale’ anche Peracchini: "Un’iniziativa rivolta soprattutto ai giovani che potranno trovare nello sport una leva fondamentale per la loro crescita personale e per costruire un futuro solido e basato su princìpi sani". Il Ferdeghini è il regno delle giovanili aquilotte. "Siamo molto orgogliosi – afferma Gazzoli – di aver ospitato un progetto così inclusivo e mirato a stimolare la socializzazione anche attraverso lo sport". Conclude don Palei: "Il sorriso dei nostri ragazzi è la vittoria della partita della loro vita: il viaggio che hanno affrontato. Crediamo che uno degli ingredienti più preziosi dell’integrazione sia lo sport, dando un calcio alle disuguaglianze e testimoniando come ognuno abbia bisogno di un fratello per essere felice".

marco magi